Sul mercato valutario lo yen continua ad essere sotto la lente dei trader. Il Giappone ha nominato un nuovo diplomatico per i cambi oggi, mentre la valuta ha toccato un minimo di 38 anni rispetto al dollaro USA, aumentando le aspettative di un imminente intervento sul mercato da parte di Tokyo per sostenere lo Yen. Lo yen è scivolato oltre i 161 dollari, ai minimi dal 1986.
Atsushi Mimura, un veterano della regolamentazione finanziaria, sostituisce Masato Kanda, che quest'anno ha lanciato il più grande intervento di acquisto di yen mai eseguito nella storia. Il cambiamento fa parte di un regolare rimpasto di personale che viene effettuato ogni anno e arriva mentre i funzionari hanno intensificato i loro avvertimenti sull'intervento.
La nomina di Mimura a diplomatico di punta del Fondo Monetario Internazionale entrerà in vigore il 31 luglio, dopo la riunione dei ministri delle finanze e dei governatori delle Banche centrali del Gruppo dei 20 che si terrà a Rio de Janeiro il 25 luglio.
Il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki ha dichiarato che le autorità sono "profondamente preoccupate" per l'impatto sull'economia di manovre valutarie "rapide e unilaterali". Nel corso di una conferenza stampa, Suzuki ha dichiarato che le autorità risponderanno in modo appropriato a movimenti valutari eccessivi e che la fiducia nella moneta giapponese sarà mantenuta.
Le autorità giapponesi stanno affrontando nuove pressioni per arginare i forti cali dello yen, mentre gli operatori si concentrano sulla divergenza dei tassi di interesse tra Giappone e Stati Uniti. Tokyo ha speso 9,8 trilioni di yen (60,91 miliardi di dollari) per intervenire sul mercato dei cambi alla fine di aprile e all'inizio di maggio, dopo che il 29 aprile la valuta ha toccato il minimo da 34 anni a 160,245 per dollaro.
L'indebolimento dello yen è una manna per gli esportatori giapponesi, ma un grattacapo per i politici, poiché aumenta i costi delle importazioni, accresce le pressioni inflazionistiche e spreme le famiglie. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Forex, USD/JPY: analisi tecnica e strategie operative
Il cambio USD/JPY rimane fortemente impostato al rialzo, in particolare da fine dicembre 2023, quando la coppia valutaria ha segnato un minimo in area 140. Da inizio mese le quotazioni hanno ripreso la via del rialzo dopo aver testato per l’ennesima volta la linea di tendenza ascendente che collega i minimi segnati a dicembre, marzo e maggio, ora transitante a 157.
Guardando la stagionalità, analizzata con la piattaforma Forecaster, gli archi temporali selezionati vedono una fase di ribasso che potrebbe estendersi fino a metà agosto, prima di una nuova sostenuta ripartenza al rialzo.
Nel caso dovesse verificarsi un ritracciamento, segnali di forza in area 157, dove transita sia la linea di tendenza evidenziata prima, sia il supporto orizzontale che conta i massimi segnati a fine maggio, potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long.
In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere a 160 e un secondo target a 161,44. Il quadro tecnico muterebbe a favore dei venditori con un ritorno delle quotazioni sotto 154,70, mossa questa che potrebbe dare il via a un’accelerazione delle quotazioni verso la successiva area di concentrazione di domanda a 151,80.
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