La sterlina inglese va sotto pressione dopo un meeting della Bank of England che era andato come previsto ma che poi ha trovato una amara sorpresa nel finale. L’aumento dei tassi in Gran Bretagna era atteso da tutti gli analisti. La BoE ha alzato il costo del denaro di 25 punti base portandolo all'1%, nel solco di quel percorso ideale che era dato per scontato dai mercati.
Qualche membro del board avrebbe voluto agire con più risolutezza aumentando di 50 punti base. Il motivo forse è legato al timore che le condizioni attuali sono giuste per muovere i tassi visto che l’inflazione nel 2022 potrebbe superare il 10%, ma più avanti potrebbero venire meno.
Il perché la sterlina ha subito un pesante sell-off dopo il meeting della BoE lo si ritrova infatti nelle previsioni economiche per il 2023 della Banca centrale. Una recessione sembra infatti alle porte stando al -0,2% di PIL pronosticato dagli economisti inglesi per l’anno prossimo. Con i mercati swap che prevedono altri 150 punti base di rialzo nel costo del denaro da qui ai prossimi 12 mesi la ferma volontà di abbattere l’inflazione rischia di danneggiare parecchio il tessuto produttivo inglese ma anche i conti delle famiglie, storicamente molto indebitate.
Il mercato ha cominciato così ad interrogarsi se possa essere sostenibile una politica dei tassi di interesse che porterebbe al 2,5% il costo del denaro in così breve tempo con un’economia in peggioramento. Questa sembra essere la strada indicata anche dalla Fed ai mercati per stroncare l’inflazione, tutto da capire quale impatto anche politico avrà questa scelta della BoE.
EUR/GBP: analisi tecnica e livelli trading
Quello che sembra certo a livello tecnico è l’esaurimento per il momento del bull market della sterlina contro l'euro. La violazione al rialzo della media mobile 200 giorni ha definitivamente interrotto una sequenza di massimi e minimi decrescenti che accompagnavano il cross da marzo 2020. Confermata la solidità di area 0,83, che dal post referendum Brexit non ha mai concesso alla sterlina la possibilità di tentare un movimento di forza ben più deciso. A questo punto quali le prospettive in chiave tattica?
Un primo punto di resistenza lo troviamo in corrispondenza del 38,2% di ritracciamento di Fibonacci disegnato sulla gamba di ribasso settembre 2020 – marzo 2022. Superare 0,865 riporterebbe le quotazioni in area 0,89 in quello che ritengo possa essere un movimento di consolidamento più probabile qualora i prossimi dato macro dovessero effettivamente confermare che il rallentamento economico non solo è in atto, ma addirittura sta portando verso quella recessione già “pronosticata” dalla Bank of England.