Negli ultimi giorni, le quotazioni di EUR/USD hanno avuto un andamento sostanzialmente laterale, con i prezzi che hanno continuato a veleggiare intoro a 1,1850. I corsi potrebbero però subire degli scossoni questa sera, quando si terrà
l’appuntamento con la Federal Reserve. Nello specifico, alle 20:00 verranno rese note le decisioni sui tassi, mentre alle 20:30 si terrà la consueta conferenza stampa del Presidente dell’istituto, Jerome Powell.
Federal Reserve: cosa attendersi dalla riunione di stasera?
Il meeting di stasera è il primo dopo l’annuncio di Powell al
simposio di Jackson Hole, dove ha di fatto annunciato che
la FED tollererà un’inflazione più alta del 2% per un certo periodo di tempo. Le attese sono per un
miglioramento delle previsioni economiche, che però non si tradurrà in una restrizione delle attuali politiche monetarie.
In tal senso l’economista di Nomura Lewis Alexander evidenzia come la Banca centrale USA dovrebbe iniziare a
basare la sua guidance sui risultati di alcuni indicatori economici entro fine anno. Per l’esperto, è anche possibile che la Federal Reserve fornisca altri segnali per una prosecuzione nel lungo termine dell’allentamento monetario.
Ciò si potrebbe tradurre in tassi fermi almeno fino al 2023. Non solo. La FED avrebbe anche la possibilità di
incrementare la potenza di fuoco del suo programma di acquisto di bond e di fornire una guidance più formale sui tassi di interesse. L’istituto potrebbe anche decidere di avere un approccio attendista, aspettando che il Governo a stelle e strisce esca dalla bagarre tra Democratici e Repubblicani e riesca a fornire all’economia un nuovo pacchetto di aiuti dopo il piano da 2.200 miliardi di dollari dello scorso marzo.
EUR/USD: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro grafico di breve periodo di EUR/USD evidenzia l’incertezza degli operatori, visto che
i prezzi sono inseriti all’interno di un canale ascendente con parte superiore evidenziata dalla linea di tendenza che unisce i top del 30 luglio e 5 agosto 2020. La parte inferiore è invece fornita dalla trendline disegnata con i lows del 2 e 11 agosto scorsi. L’uscita da tale formazione determinerà con buona probabilità il futuro andamento del cambio nei prossimi giorni.
In tal senso, una rottura della parte alta della figura darebbe modo ai compratori di
proseguire la tendenza ascendente in atto da aprile 2020. In tal senso, un primo obiettivo del movimento sarebbe localizzato sulla resistenza statica posta in zona 1,22. Al contrario, un atteggiamento della FED percepito come meno accomodante del previsto potrebbe far rafforzare il biglietto verde, portando il cambio EUR/USD verso il test di 1,157, dove passa il livello dinamico ottenuto collegando i massimi del 24 giugno 2019 e dell’8 marzo 2020.
Da tale area gli acquirenti potrebbero riprendere la loro ascesa. Anche se è piuttosto chiaro che i corsi si trovino all’interno di una tendenza rialzista,
nel breve periodo si potrebbero valutare delle strategie di natura short da 1,1810, con stop loss localizzato a 1,1915 e obiettivo a 1,1660.