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Le materie prime sono trainate da metalli preziosi ed industriali, beneficiando il Dollaro australiano;
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La scommessa dei mercati è relativa al fatto che la ripresa arriverà da Oriente, e l'Australia sotto questo punto di vista vanta una posizione privilegiata;
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Stagionalmente agosto è un mese negativo per l'AUD/USD, ma un ritorno sui supporti rappresenterebbe una buona opportunità di ingresso
Quest'anno mi avete visto positivo in diverse occasioni sul Dollaro australiano. Personalmente la posizione lunga sulle commodity è un qualcosa che porto avanti da diversi mesi con ETF ed uno dei motivi che mi ha spinto in quella direzione era proprio il comportamento grafico dell’AUD/USD. La valuta australiana è tipicamente legata al ciclo delle materie prime e alla congiuntura cinese: è indubbio che un grande beneficio per l'Aussie sia arrivato dalla politica monetaria di Pechino.
AUD/USD: i fattori a sostegno del rialzo
L'allentamento sta progressivamente portando i suoi benefici all’area asiatica. Grazie ai legami commerciali tra Cina e Australia l'economia oceanica dovrebbe venire favorita sia in maniera diretta grazie alle maggiori esportazioni verso il Dragone, che indirettamente, beneficiando di un rialzo delle materie prime. Per l'Australia quest'ultimo aspetto è fondamentale, in quanto il Paese è ancora alle prese con gli effetti negativi della panemia.
A inizio agosto i tassi sono rimasti invariati allo 0,25%, ma la Banca centrale ha espresso alcuni concetti molto chiari. I tassi negativi non sono un’opzione sul tavolo e questo è piaciuto al Dollaro australiano. Nei prossimi due anni l’inflazione dovrebbe rimanere compresa tra l’1% e l’1,5%, altra buona notizia per i mercati valutari. Non è in programma nessun intervento valutario ma se necessario si potrà allargare il piano di riacquisto dei bond. Questi elementi hanno vivacizzato i trader, che confidano in una ripresa economica più veloce visto che il Coronavirus sembra mordere meno in Cina.
AUD/USD: l'analisi tecnica e le strategie operative
Graficamente l'AUD/USD ha mostrato più volte pattern interessanti che non abbiamo fatto a meno di notare. Quello forse più importante è legato al superamento della media mobile a 200 giorni avvenuto a giugno, un segnale da non sottovalutare. Gli ultimi 2 anni ci insegnano che questa resistenza dinamica aveva sempre frenato gli entusiasmi dei compratori di Dollari australiani, almeno fino a quel momento.
Missione compiuta per la valuta australiana, che riesce a mantenere i guadagni grazie anche al rally del rame (una delle commodity industriali di cui l'Australia è grande produttrice). Al momento agosto non si sta rivelando così negativo come accade stagionalmente per le commodity currencies: in ogni caso, se dovesse arrivare una correzione nei prossimi giorni sarebbe visto positivamente.
Abbiamo un eccezionale parametro di riferimento in area 0,68 sul quale l’ingresso long AUD/USD sarebbe molto interessante in prospettiva fine 2020. L’evento non mi sembra improbabile visto il sentiment positivo degli hedge fund arrivato a livelli particolarmente elevati, ma qui incrementerò la posizione long con stop a 0,665.