Archiviati gli appuntamenti elettorali in Gran Bretagna e Francia, Oltremanica l’affermazione dei laburisti era ampiamente attesa mentre in Francia l’avanzata della sinistra mette a rischio la governabilità del Paese, i riflettori degli operatori sono rivolti a quanto sta succedendo negli Stati Uniti dove, per ragioni differenti, i due candidati in lizza alle presidenziali di novembre non lasciano tranquilli gli operatori. Nel caso del presidente in carica i dubbi sono sulla capacità di portare a termine altri quattro anni di mandato mentre il tycoon preoccupa per l’impatto che potrebbe avere sullo scacchiere internazionale e per un approccio che potrebbe essere caratterizzato da un eccessivo livore.
Nelle ultime settimane dalla prima economia sono arrivati segnali di rallentamento che stanno spingendo gli operatori a riconsiderare l’ipotesi di un taglio dei tassi nel meeting in calendario a settembre: il CME FedWatch assegna a questa ipotesi oltre il 68% di probabilità. Ne sapremo di più nei prossimi giorni con la pubblicazione dei dati sull’andamento dell’inflazione.
L’indebolimento del contesto macroeconomico caratterizza anche la prima economia europea, la Germania. Anche in questo caso sembrerebbe opportuno rinviare l’ipotesi di nuove riduzioni dei benchmark di Eurolandia a dopo l’estate.
Cina e Germania: tocca a voi
Cina e Germania, due Paesi distanti geograficamente ma vicini a livello economico, saranno i grandi protagonisti della settimana che inizia oggi. Dal fronte degli scambi, la settimana si aprirà con il saldo della bilancia commerciale tedesca mentre giovedì sarà la volta dei dati del Dragone; lato prezzi, mercoledì l’appuntamento è con l’accoppiata prezzi al consumo ed alla produzione cinesi, i primi dal mese di febbraio sono tornati a livello tendenziale in territorio positivo mentre i secondi sono preceduti dal segno meno dall’ottobre del 2022, mentre giovedì sarà la volta dell’indice finale sull’inflazione tedesca nel mese di giugno (il dato preliminare ha evidenziato un aumento dello 0,1% mensile) e venerdì focus sui prezzi all’ingrosso. Nel caso della prima economia europea venerdì è in agenda anche l’indice delle vendite al dettaglio.
Per quanto riguarda gli altri Paesi, lunedì è in programma la diffusione dell’indice di fiducia di Eurolandia elaborato da Sentix, martedì attenzione alla testimonianza al Senato del n.1 della Federal Reserve, Jerome Powell, mentre mercoledì i riflettori saranno puntati sulla produzione industriale nel nostro Paese.
Giovedì è uno di quei giorni da segnare in rosso poiché il Bureau of Labor Statistics pubblicherà l’aggiornamento sull’inflazione statunitense nel mese di giugno mentre il giorno seguente l’appuntamento è con i prezzi alla produzione (che nell’ultima rilevazione hanno evidenziato un calo mensile). Tra gli altri appuntamenti, mercoledì sarà la volta dell’Eurogruppo mentre giovedì si riunisce il Consiglio “Economia e finanza” (ECOFIN).
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