Il recente dietrofront di Trump sui dazi verso Canada e Messico ha fornito un nuovo spiraglio di speranza ai mercati finanziari che hanno visto le quotazioni dell'indice Nasdaq rimbalzare di quasi 2 punti percentuali nell'arco di una giornata. Quali sono le prospettive future su questo indice?
Dazi Trump: evoluzione e implicazioni
Negli ultimi giorni, la retorica e le politiche protezionistiche hanno dominato il dibattito internazionale. In particolare, il presidente Trump ha confermato l’intenzione di applicare dazi significativi nei confronti di vari partner commerciali degli Stati Uniti, tra cui Messico, Canada e Cina. Tale decisione ha suscitato una risposta immediata:
- Pressioni per una revisione delle tariffe: I governi di Canada e Messico hanno manifestato una posizione di cautela, evidenziando come l’applicazione di un dazio del 25% potrebbe tradursi in una recessione tecnica nei prossimi 12 mesi. La preoccupazione è condivisa dalla necessità di mantenere un equilibrio economico e commerciale favorevole per entrambe le nazioni.
- Accordi militari e di supporto economico: In risposta, entrambi i Paesi hanno negoziato un accordo che prevede, ad esempio, l’invio di truppe, sottolineando l’importanza della cooperazione nell’ambito della sicurezza dei confini. Nel caso del Canada, l’accordo includeva un incremento di spesa pari a 1,3 miliardi di dollari, elemento che ha contribuito a posticipare l’entrata in vigore dei dazi di 30 giorni.
- La reazione della Cina: Diversamente dai Paesi americani, la Cina ha risposto con una strategia di ritorsione, imponendo dazi sui prodotti statunitensi, in particolare su materie prime come il petrolio e il gas naturale, e su una vasta gamma di beni e servizi. Tale mossa evidenzia una dinamica di “tiro e molla” tipica delle controversie commerciali internazionali.
Questa evoluzione evidenzia come, nonostante le tensioni politiche, le controparti siano disposte a negoziare e a trovare soluzioni tecniche per evitare conseguenze economiche disastrose, mantenendo un certo grado di stabilità nel breve termine.
Il rimbalzo tecnico del Nasdaq
Parallelamente agli sviluppi relativi ai dazi, i mercati finanziari hanno assistito a un notevole rimbalzo del Nasdaq, indicatore di primaria importanza per il settore tecnologico. Dopo una giornata di forti oscillazioni e perdite iniziali, il Nasdaq ha recuperato terreno, registrando quasi una chiusura neutra a fine giornata. I fattori che hanno contribuito a questo movimento includono:
- Reazione positiva agli accordi sul fronte dei dazi: La volontà dei partner commerciali degli Stati Uniti di trovare soluzioni condivise ha contribuito a rassicurare gli investitori, mitigando il timore di un’escalation conflittuale. Tale fiducia ha spinto il Nasdaq a recuperare rapidamente le perdite accumulate.
- Supporti tecnici e prospettive di lungo termine: L’analisi tecnica ha evidenziato la presenza di zone di supporto tra circa 20.790 e 20.600 punti. Queste aree hanno rappresentato un fondamentale livello di difesa che, se mantenuto, potrebbe fungere da trampolino per un ulteriore rimbalzo verso le resistenze storiche, localizzate nell’area compresa tra 21.860 e 22.100 punti.
- Imminenti trimestrali e dati economici: L’attesa per i risultati delle trimestrali di importanti società del settore tecnologico, unitamente all’uscita dei dati macroeconomici chiave, ha creato un contesto favorevole alla ripresa. Gli investitori sono particolarmente attenti alle prospettive di crescita, soprattutto in un contesto di volatilità elevata e di possibili opportunità derivanti da eventi economici e aziendali imminenti.
Livelli operativi ed analisi tecnica sul Nasdaq
Per l'operazione di oggi, utilizzeremo lo strumento "NAS100" offerto dal broker Trive regolamentato in Europa e grazie al quale non dovremmo preoccuparci delle scadenze tecniche dei futures legati all'indice.
Fonte: Trive.com/it
Come detto in precedenza, faremo molta attenzione all'area rotazionale compresa tra 21.200 e 21.000 punti che rappresenterà il nostro supporto tecnico sul quale costruire il nostro trade.
Effettueremo un ingresso a mercato dai livelli attuali (21.260 punti) con stop loss a 20.940 punti, poco sotto il livello supportivo appena indicato e piazzeremo un target in area 21.850 punti. L'operazione ha un rischio:rendimento poco inferiore ad 1:2 ed un orizzonte temporale di breve termine, al massimo qualche giorno.
Disclaimer: File MadMar.