Questa settimana abbiamo assistito al rilascio del CPI (Consumer Price Index) dei principali Paesi della Zona Euro, Germania e Francia su tutti; oggi la settimana si chiude col botto grazie al rilascio del dato relativo Eurolandia: cerchiamo di fare un po' il punto sulla situazione della settimana appena trascorsa.
CPI Francia e Germania
Nessuna sorpresa per quanto riguarda i dati relativi l'inflazione tedesca e francese:
- CPI Francia MoM: +0,8%, atteso +0,8% e precedente +1%;
- CPI Francia YoY: +5,6%, atteso 5,5% e precedente +6,3%;
- CPI Germania MoM: +0,8%, atteso +0,7% e precedente +0,8%;
- CPI Germania YoY: +7,4%, atteso +7,3% e precedente +8,7%.
Si evince facilmente come i dati raccolti abbiano mantenuto le aspettative degli analisti (seppur con uno scarto minimo al rialzo) ed è proprio per questo che in questa settimana i mercati hanno potuto dare il meglio, soprattutto l'indice azionario Europeo per eccellenza, il DAX, che ha fatto registrare un incremento di quasi il 4% su base settimanale. Oltre a questo aspetto, non è da trascurare la netta diminuzione rispetto al mese precedente, ricordando come il mese scorso la situazione era nettamente diversa (CPI in crescita rispetto alle aspettative ed al mese prima ancora).
Inflazione media Europea
Alle 11:00 di questa mattina abbiamo avuto il dato del CPI per quanto riguarda tutta l'Eurozona. Il dato CPI YoY avuto è stato del +6,9%, più basso delle attese, fissate al +7,1%, e nettamente in calo rispetto al +8,5% del mese precedente.
Il CPI MoM ha fatto registrare un +0,9%, contro il +0,8% delle aspettative e del mese precedente.
Con la situazione che parrebbe star tornando ad essere tranquilla (e lo vediamo anche dai mercati), l'inflazione finalmente ha dato segnali di forte decrescita. Un ottimo segnale per la BCE che può essere senz'altro contenta.
Non dobbiamo però dimenticare che la Banca Centrale Europea non si farà prendere da facili entusiasmi e continuerà imperterrita con la lotta per la stabilità dei prezzi. Anche perchè la parte "Core" del CPI (quindi escludendo dal computo prodotti alimentari ed energetici) è ancora abbastanza "sticky" (appiccicosa) e potrebbe gravare non poco sulla stabilità economica tanto desiderata: in versione core, l'inflazione di Eurolandia è ancora al +5,7% (+5,6% mese precedente) per cui c'è ancora molta strada da fare ed il target finale dei tassi di interesse pare non essere ancora stato raggiunto dalla BCE.
Analisi Tecnica ed operativa - DAX (Germany 40)
Per tutto ciò che abbiamo detto in precedenza, un interessante trade potrebbe essere quello sul DAX in ottica Long, sfruttando quello che è il sentiment attuale del mercato (abbastanza rialzista) e soprattutto dei livelli tecnici fondamentali che il prezzo probabilmente raggiungerà.
Crediamo che da qui a poco il DAX abbia tutte le carte in regola per poter far visita di nuovo ai massimi storici, però attendiamo un ritracciamento almeno su base H4 per poter costruire un'entrata migliore.
- Entry sul ritracciamento: 15.330;
- Stop Loss 1 (Aggressivo): 15.080;
- Stop Loss 2: 14.800;
- Target 1: 15.700;
- Target 2: 16.200.