Il prezzo del petrolio WTI è su livelli tecnici critici, sul filo del rasoio per una possibile esplosione rialzista. Anche gli aspetti fondamentali legati alla crisi del Mar Rosso confermano questa visione. Attenzione però perchè per la price action non ci sono ancora i segnali necessari per operare long sull'oro nero.
Crisi del Mar Rosso: come impatta sui prezzi del Petrolio WTI
La crisi nel Mar Rosso non è affatto terminata ed anzi, continua a creare scompiglio sui trasporti e soprattutto sul fronte dei prezzi delle navi cargo.
Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso continuano a mettere a dura prova il transito navale e ciò è palesemente visibile nell'istogramma in alto. Il grafico mostra l'andamento negli anni del numero di tankers (navi petrolifere) che ha raggiunto livelli quasi pari allo 0 nei primi mesi del 2024. La situazione è troppo pericolosa per mettere a repentaglio il trasporto dell'oro nero e quindi si sceglie di utilizzare altre rotte.
Un minor numero di petroliere che transitano nel canale di Suez implica un minor afflusso di petrolio verso i Paesi occidentali dell'ordine di 1,8 milioni di barili al giorno da quando è cominciata la crisi nel Mar Rosso (linea in rosso). Dalla fine del 2023 abbiamo raggiunto picchi negativi di soli 3 milioni di barili al giorno trasportati tramite lo stretto Bab-El-Mandeb che congiunge il Mar rosso al Golfo di Aden, rispetto ai quasi 7 milioni pre crisi.
Tutti i motivi appena esposti implicano ovviamente un aumento dei prezzi dei trasporti che, dovendo fare tratte più lunghe, contribuiscono all'incremento del prezzo per barile di petrolio. Il grafico in alto mostra l'andamento del prezzo per barile (bbl) del petrolio Clean (raffinato) e Dirty (grezzo).
Dall'inizio degli attacchi da parte degli Houthi nel Mar Rosso (linea verticale), al netto di shock di volatilità di breve termine, il costo per barile è aumentato di circa il 20% per entrambe le componenti, di 1,2$ per il petrolio raffinato e di 0,6$ per barile per la parte grezza, andando ben oltre la media degli ultimi 5 anni (linee orizzontali).
La situazione, dati alla mano, non è ovviamente delle migliori e questo crea un meccanismo di domanda/offerta molto complesso che potrebbe portare i prezzi a continuare a salire, non soltanto sul fronte del petrolio ma anche per tutto il resto dei consumi (inflazione). Terremo la situazione monitorata e seguiranno aggiornamenti.
Quali sono i livelli operativi e come fare trading sul Petrolio WTI
Per i motivi appena descritti, optare per un trade long sarebbe abbastanza scontato ma, come spesso accade, le cose sono più complicate di come sembrano. Infatti, per qualsiasi operazione di trading, c'è sempre bisogno anche della conferma dei prezzi tramite analisi tecnica o price action. Per i livelli odierni utilizzeremo lo strumento CFD USOIL_Cash offerto dal broker Kimura Trading grazie al quale non dovremo preoccuparci delle scadenze trimestrali dei contratti futures.
La situazione che stiamo riscontrando sull'oro nero è molto complessa e richiede un'attenta analisi per poterla sfruttare nel migliore dei modi. La fase di range delle ultime settimane (in viola) è stata caratterizzata dalla creazione di massimi e minimi ben definiti, rispettivamente 79$ e 75,5$.
Quando ciò accade, lascia dietro di se una gran quantità di ordini (contratti) bloccati al di sopra ed al di sotto del range. Infatti non è un caso che, nella giornata di ieri, il Petrolio abbia fatto visita per pochissimi istanti alla soglia superiore del range per poi essere riassorbito istantaneamente. Questo comportamento è molto comune in fasi di compressione dove il prezzo sta costruendo il suo "fair value".
Utilizzeremo lo stesso concetto attendendo un possibile ritorno del prezzo del petrolio sotto il livello inferiore del range a 75,5$ (zona in verde) per optare per un long proprio da quell'area.
Il livello di Stop Loss andrà impostato poco sotto all'area in verde segnalata a 73,5$ al barile ed il target lo individuiamo poco sopra gli ex massimi di periodo a 79$. È possibile valutare anche un secondo target tra 82$-83$ al barile ma sarà molto complicato raggiungere quei livelli nel brevissimo termine.
L'operatività è di medio termine (qualche settimana) ed il timeframe di riferimento utilizzato è H4.