Per JP Morgan il rischio di ribassi sugli indici americani è molto probabile, soprattutto a seguito dei dati preliminari di ieri dell'indice dei prezzi alla produzione (PPI, Producer Price Index) risultato in netto aumento mese su mese: un'inflazione USA (CPI, Consumer Price Index) più alta delle attese potrebbe avere degli impatti violenti sui mercati. Seguiamo da vicino come si comporterà il Dollaro Americano e soprattutto il cambio dei cambi, l'EUR/USD.
Inflazione USA: quali le attese del mercato?
La situazione dell'inflazione USA è molto delicata e gli ultimi dati stanno facendo pensare ad un rimbalzo dei prezzi soprattutto lato produzione e settore manifatturiero. Il dato di oggi sarà cruciale per capire se anche i prezzi al consumo hanno registrato un aumento più marcato delle attese.
Ciò che ha sorpreso particolarmente gli operatori è stato il forte aumento, +0,5% mese su mese, del PPI, contro le aspettative di +0,3% e ben al di sopra del -0,1% del mese scorso. Questo sposta l'attenzione totalmente sul CPI di oggi alle 14:30 per cercare di ottenere più conferme sull'andamento dell'inflazione. JP Morgan è pessimista sui mercati e prevede degli scenari di alta volatilità per l'indice S&P 500.
Come mostra la tabella qui in alto, la fascia di valori più probabili per oggi (0,3%-0,4%) potrebbe portare ad un'oscillazione incerta sull'indice S&P 500 tra il +1% ed il -1,25%. Nel peggiore dei casi, con un inflazione mese su mese superiore allo 0,4%, potremmo assistere, stima JP Morgan, a ribassi ben oltre il 2%.
Insomma, è attesa altissima volatilità per le 14:30 e per la successiva apertura dei mercati americani delle 15:30. Non sarà una sessione facile ma cercheremo di fare chiarezza sui livelli chiave di EUR/USD che sarà sicuramente colpito anch'esso dall'alta volatilità.
Per poter affrontare la sessione al meglio, saremo in DIRETTA LIVE con Giancarlo Prisco per cercare di sfruttare l'alta volatilità innescata dal rilascio dell'aggiornamento sull'inflazione USA a nostro vantaggio.
Analisi Tecnica e volumetrica EUR/USD: come fare trading su questo cambio valutario?
Per ciò che abbiamo detto prima, anche il Dollaro Americano potrebbe subire degli scossoni non indifferenti ed impattare in maniera significativa sul cambio valutario EUR/USD.
Per l'analisi odierna utilizzeremo come di consueto la piattaforma di Trive, grazie alla quale possiamo sfruttare l'indicatore Biz Profile che ci fa visualizzare le zone più interessanti dal punto di vista volumetrico.
Come si evince dal grafico qui in alto, la zona raggiunta dal prezzo in questo momento è fondamentale e rappresenta un'area resistenziale di cluster volumetrico mensile. Vedremo se il dato di oggi servirà a rompere definitivamente questa zona, oppure se continuerà a funzionare come resistenza per un movimento ribassista più marcato.
Ovviamente ci posizioneremo soltanto dopo il rilascio del dato sull'andamento dell'inflazione USA, ancor meglio se dopo circa mezz'ora dall'apertura americana, così da far smaltire tutta l'euforia iniziale.
Per le aspettative del mercato e per i dati rilasciati ieri, propendiamo maggiormente per un trade ribassista con ingresso più o meno dai livelli attuali a 1,0830$ con stop loss poco sopra la zona resistenziale citata in precedenza a 1,0880$ (in rosa) e con target a 1,0780$ e 1,0740$ per un rischio/rendimento rispettivamente di 1:1 ed 1:2.