I dati dell'inflazione (CPI) europea erano fortemente attesi dagli analisti perchè alquanto incerti e con una forbice differenziale abbastanza ampia. Nell'ultimo mese abbiamo visto un Euro in ripresa con un trend rialzista abbastanza pulito e questo potrebbe essere ricondotto ad una maggior fiducia che il mercato sta riponendo nel Vecchio Continente. I dati appena rilasciati infatti confermano (per il momento) che il lavoro della BCE (Banca Centrale Europea) è positivo e procede nella direzione corretta.
Inflazione (CPI) - Europa
Ieri abbiamo già avuto i rilasci dell'inflazione dei primi Paesi europei come Spagna e Germania e sono stati ben al di sotto delle aspettative degli analisti (foto in alto).
L'inflazione spagnola è rimasta più o meno stabile, leggermente al di sotto delle attese ma leggermente al di sopra o in linea col mese scorso; in Germania invece la situazione è stata ben diversa, con una contrazione di ben 0,7 punti percentuali su base annua (da 4,5% a 3,8%) per la componente headline (standard) e addirittura una riduzione dal 4,3% al 3,0% per quella armonizzata (ossia con gli stessi standard di calcolo per tutti i Paesi).
L'Italia è il Paese in cui la contrazione registrata è stata maggiore ed infatti ha contribuito sostanzialmente nel calcolo della componente media europea (come da foto). L'inflazione italiana YoY (anno su anno) è passata sorprendentemente dal 5,3% all'1,8% nel giro di un solo mese mentre quella europea è scesa dal 4,3% al 2,9%.
I dati odierni hanno sorprendentemente confermato la discesa dell'inflazione verso livelli più consoni dando merito alla BCE di aver agito in modo corretto grazie alla politica monetaria stringente adottata nell'ultimo anno con ben 10 aumenti consecutivi dei tassi di interesse.
L'Euro si rafforza perchè con i dati attuali i tassi reali (tassi di interesse - aspettative di inflazione) sono positivi, soprattutto se si vuole credere alla narrativa di "tassi alti per più tempo". Gli investitori quindi hanno tutto l'interesse a detenere Euro in portafogli e ad investire in obbligazioni del vecchio continente. Valutiamo quindi un long di medio periodo sul cambio valutario Euro/Dollaro.
Analisi Tecnica - EUR/USD
Visto il movimento altamente rialzista di oggi (circa +1%) attendiamo con fiducia dei ritracciamenti per poterci posizionare al meglio sul cambio dei cambi.
Su timeframe giornaliero, l'EUR/USD ha continuato a far segnare massimi e minimi crescenti in tutto il mese di ottobre, creando un bel canale rialzista ben definito e coerente con ciò che abbiamo detto in precedenza. Potrebbe però essere soltanto un piccolo ritracciamento di un movimento settimanale ribassista ben più forte, per cui valuteremo un'operazione di breve/medio periodo.
Partiamo da un timeframe 4H per cercare il miglior rischio/rendimento possibile. Le zone individuate come possibili supporti sono due: area tra 1,0624$-1,0600$ ed area 1,0580$-1,0550$. In questi due punti possiamo senz'altro trovare una doppia entrata molto interessante con rischio abbastanza contenuto.
Livelli Operativi
- Ingresso 1: tra 1,0624$-1,0600$;
- Ingresso 2: tra 1,0580$-1,0550$;
- Stop Loss: 1,0525$;
- Target 1: 1,0650$;
- Target 2: 1,0700$.