La Banca Centrale Australiana (RBA) ha deciso di aumentare i tassi di interesse di 25 punti base, confermando le aspettative degli analisti ma spiazzando i mercati. Capiamo insieme cosa è successo e come potremmo sfruttare questa situazione a nostro vantaggio con un long su EUR/AUD.
Reserve Bank of Australia: andamento dei tassi di interesse
L'aumento da 25 punti base annunciato stanotte è stato il primo incremento da giugno 2023. Come si vede dal grafico qui in alto, la RBA termina una pausa durata 5 mesi mostrandosi ancora "hawkish" agli investitori. Nonostante fosse previsto dagli analisti, l'aumento dei tassi di interesse pare non essere stato accolto nel migliore dei modi dai mercati con il Dollaro Australiano che perde oltre l'1% nei confronti di Dollaro Americano ed Euro.
Com'è possibile che un aumento dei tassi comporti la svalutazione della propria valuta di riferimento? Per una domanda lecita, la risposta è di non facile comprensione perchè probabilmente siamo di fronte al primo vero cambio di narrativa nella diatriba tassi-crescita economica. Per poter rispondere a questo dubbio, c'è bisogno di analizzare un altro dato fondamentale: il PIL australiano.
PIL ed inflazione Australia
Il grafico in alto mostra l'andamento del PIL dell'Australia negli ultimi 2 anni. Da gennaio 2022 l'andamento è stato praticamente stabile con una crescita sostanzialmente neutrale (tra +0,6 e +0,4%). Il PIL è il dato principale che mostra la crescita o la decrescita di un Paese e, con i dati appena mostrati, l'Australia non se la passa benissimo. I mercati sanno che, con questi numeri, il rischio di contrazione è dietro l'angolo ed è per questo motivo che un rialzo dei tassi comincia ad essere visto in maniera negativa dagli operatori. Un rialzo troppo marcato in questo particolare contesto economico potrebbe accelerare l'avvento di una recessione tecnica (due trimestri del PIL chiusi in negativo).
La RBA ha ovviamente i suoi buoni motivi per continuare col rialzo dei tassi ed il più importante è ovviamente l'inflazione. L'istogramma qui in alto mostra l'andamento dell'inflazione da gennaio 2021 e, come per il resto del mondo, il biennio 22-23 è stato caratterizzato da livelli altissimi. Il picco massimo per l'Australia è stato raggiunto con il +8% a gennaio 2023.
Attualmente siamo al +5,4% (dato di ottobre), un livello molto lontano dal target del +2% che le Banche Centrali vorrebbero raggiungere nel più breve tempo possibile. Da un lato inflazione elevata, dall'altro crescita economica che scricchiola, un copione già visto e rivisto ma che forse, per la prima volta, sta facendo spostare l'attenzione sul secondo membro dell'equazione: la crescita economica.
Finora abbiamo assistito a mercati che scontavano positivamente un rialzo dei tassi, spinti dalla narrativa che l'economia fosse ancora robusta per poter sostenere una politica monetaria più restrittiva. Quella attuale, invece, è la prima vera reazione negativa dei mercati in seguito ad un rialzo, spostando l'attenzione su spiragli recessivi all'orizzonte.
Analisi Tecnica - EUR/AUD
Dopo il rilascio del dato, EUR/AUD ha fatto registrare un guadagno di oltre 1 punto percentuale proprio per i motivi sopra descritti. Dal punto di vista tecnico è stata rotta al rialzo una struttura molto importante su timeframe H1: il livello di 1,6570$. Questo impulso ci conferma che l'ultimo movimento laterale del prezzo della scorsa settimana, potrebbe essere riconducibile ad un'accumulazione che ha trovato il suo apice proprio nell'esplosione rialzista di stanotte.
A questo punto la parte più difficile è trovare un ingresso che ci fornisca un rischio/rendimento soddisfacente. Attenderemo quindi un ritracciamento del prezzo verso livelli migliori per un'operazione Long su EUR/AUD.
Livelli Operativi
- Ingresso: tra 1,6590$-1,6550$;
- Stop Loss: 1,6430$;
- Target 1: 1,6670$;
- Target 2: 1,6750$