Sulla notizia dell’allerta nucleare ufficializzata ieri dal presidente russo Vladimir Putin, Bitcoin perde il contatto con il livello di resistenza dei 40.000 dollari in serata, per poi recuperare nella mattina di oggi. In ogni caso, la principale criptovaluta mostra più resilienza rispetto ad altri settori.
Attualmente ci troviamo in zona 38.400 dollari, ma il prezzo rimane in balia degli avvenimenti geopolitici che stanno sconvolgendo il mondo intero. L’esito del tavolo delle trattative previsto per oggi a Gomel, sul confine tra Ucraina e Bielorussia, potrebbe portare ulteriore volatilità sul mercato.
La tensione non si placa e se per la valuta virtuale la situazione non è poi cambiata molto, il mercato delle altcoins fornisce segnali contrastanti mostrando nervosismo e alta volatilità. Alcuni asset sono in rialzo, come Uniswap (UNI), che recupera l’11% rispetto a ieri, mentre altri perdono oltre il 6% come Tezos (XTZ), Fantom (FTM) e Harmony (ONE). Vediamo le principali notizie di giornata.
Ucraina chiede agli exchange la sospensione degli account russi
Il vice primo ministro e ministro della trasformazione digitale dell’Ucraina, Mykhailo Fedorov, ha invitato gli exchange di criptovalute a congelare gli account degli utenti russi e bielorussi. L’appello è arrivato tramite un tweet pubblicato il 27 febbraio dove si legge “Chiedo a tutti i principali exchange di criptovalute di bloccare gli indirizzi degli utenti russi. È fondamentale congelare non solo gli indirizzi legati ai politici russi e bielorussi, ma anche gli utenti comuni”.
Secondo il CEO di Kraken, uno dei maggiori exchange, questa azione non può essere intrapresa senza un obbligo legale, ma invita gli utenti russi a prendere coscienza del fatto che questo “potrebbe essere imminente”. La piattaforma NFT DMarket ha invece bloccato gli account come da richiesta del ministro ucraino, affermando che le risorse rimangono di proprietà degli utenti ma ne viene limitato l’accesso.
La notizia arriva in seguito al congelamento degli asset detenuti all’estero dalla Bank of Russia, da alcuni oligarchi e personaggi politici, nonché dopo l’esclusione delle principali banche russe dal sistema di messaggistica internazionale dei pagamenti SWIFT.
Donazioni in criptovalute all'Ucraina raggiungono i 30 milioni di dollari
Le criptovalute stanno giocando un ruolo importante nel conflitto tra Russia e Ucraina. Se da un lato potrebbero essere utili alla Russia per eludere le sanzioni ed il blocco dei pagamenti transfrontalieri, dall’altro vengono utilizzate per le donazioni che in queste ore stanno arrivando al Governo ucraino e alle ONG del Paese.
Secondo la società di analisi blockchain Elliptic, negli ultimi 4 giorni si è verificato un afflusso significativo di donazioni in valute virtuali verso l’Ucraina, per una cifra che ha quasi raggiunto i 30 milioni di dollari. Secondo i dati forniti, sarebbero già arrivati 17,2 milioni di dollari a organizzazioni governative e non in tutto il Paese, mentre Binance, il più grande exchange al mondo per volumi, sta per inviare altri 10 milioni di dollari.
In un tweet il CEO di Binance, Changpeng Zhao, ha confermato l’invio della somma oltre al lancio di un crowdfunding per aiutare la crisi umanitaria in Ucraina tramite l’istituzione di un fondo di emergenza. L’uso delle criptovalute nelle donazioni ha dimostrato la capacità di facilitare il trasferimento internazionale di fondi in modo rapido, aggirando istituzioni finanziarie e intermediari.
Ovviamente la tecnologia blockchain rimane disponibile a chiunque, indipendentemente dall’uso che se ne possa fare, ma le sue caratteristiche di decentralizzazione e resistenza alla censura vengono messe in luce dalla storia contemporanea.
I casi d’uso reali, che trovano applicazione nel contesto attuale, potrebbero addirittura sostenere i prezzi degli asset digitali. Non è detto che ciò sia sufficiente a mantenere le quotazioni agli attuali livelli, vista la situazione macroeconomica che si sta delineando, ma sicuramente aumenterà la conoscenza delle criptovalute da parte di molte persone, dando loro la possibilità di apprezzare l’utilità e le caratteristiche uniche che le contraddistinguono.
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