Una società di nuova costituzione che opera in un settore con grandi potenzialità di crescere, solitamente ha accesso al capitale ricorrendo alle formule tradizionali di investimento. Le più conosciute sono: la venture capital, ossia l'apporto di capitale di rischio da parte di un fondo di investimento; il crowfunding, ovvero il finanziamento collettivo da parte del pubblico retail.
Negli ultimi tempi si è fatta strada una formula innovativa che hanno trovato le startup per reperire risorse finanziarie sul mercato dei capitali: l'Offerta Iniziale di Valuta, che presenta il grande vantaggio per gli investitori di liquidare in tempi brevi il capitale investito. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
ICO: cos'è e come funziona
Un'Initial Coin Offering, conosciuta più comunemente con l'acronimo ICO, consiste in un'operazione con la quale una startup offre agli investitori criptovalute in cambio di denaro che serve principalmente per impiegarlo in un progetto aziendale. L'ICO ha caratteristiche simili alle IPO (link), con la differenza che, invece di collocare azioni, stavolta vengono emessi dei token digitali. Il periodo di offerta varia da alcune settimane a un mese.
Il primo passo per mettere in piedi un'ICO consiste nello stabilire qual è la blockchain utilizzata e tutte le regole che bisogna seguire nelle varie fasi. In seguito vengono annunciati tutti i dettagli dell'operazione pubblicando un cosiddetto white paper, dove si indicano il contenuto del progetto, gli obiettivi, la quantità di capitale che si intende raccogliere e tutto quanto occorra per mettere nelle condizioni un investitore di scegliere se partecipare.
Da quel momento la società può iniziare a estrarre monete, le quali verranno vendute attraverso i principali social network. Il prezzo delle crypto sarà stabilito dal miner e gli investitori devono avere un wallet per poter comprare le nuove valute digitali, utilizzando sia altre criptovalute che denaro vero e proprio.
La società rilascia i token vendendoli sui principali Exchange di criptocurrency come Kraken, Bittrex, Livecoin, ecc. C'è da dire che il valore delle criptovalute può aumentare fino al giorno dell'effettivo rilascio.
Una volta terminata la vendita, la società inizia a investire nel progetto il capitale raccolto. A questo proposito la posizione dell'investitore può essere diversa in base al regolamento previsto. In sostanza, egli può avere il diritto di partecipare attivamente a un progetto oppure semplicemente essere un semplice finanziatore dello stesso e limitarsi a raccoglierne i frutti.
Le ICO non necessariamente devono essere agganciate a un progetto di avvio di una startup, ma possono anche venire utilizzate per vendere un servizio da lanciare sul mercato o semplicemente per creare una nuova valuta digitale. Nel primo caso capita sovente che sono gli stessi investitori a usufruire del servizio e questo permette loro di ottenere le crypto a prezzi convenienti. Per verificare quali sono le ICO esistenti è opportuno vagliare i vari social network e, una volta deciso di partecipare, aprire un wallet ed effettuare tutte le procedure richieste.
ICO: vantaggi e svantaggi
Il principale vantaggio per le società che raccolgono capitali attraverso questa formula consiste nel fatto che non esse subiscono alcuna tassazione, diversamente da quanto avviene con un'Offerta Pubblica Iniziale. In secondo luogo vi è un risparmio di costi derivante dall'assenza di intermediari che si occupano del collocamento. Infine, vi è per l'azienda una maggiore flessibilità dovuta al fatto che non vi sono controlli a norma di legge e non vi è alcuna documentazione da produrre.
Dal canto loro, gli investitori possono formulare le proprie scelte solo sulla base del progetto in essere dell'azienda, che è chiaro e specifico sin dall'inizio. Inoltre, essi possono agevolmente liquidare il proprio investimento attraverso il mercato delle criptovalute e non hanno quindi vincoli particolari. Per finire, ottengono spesso rendimenti molti interessanti dalla rapida crescita delle monete digitali detenute. Il più grande svantaggio consiste però nel fatto che a volte l'investitore si imbatte in casi di truffa per il fatto che non esistono regole e controlli da parte di nessuna Autorità.
ICO: regolamentazione
Ancora le ICO non hanno una regolamentazione, quindi si muovono in un'area grigia che spesso dà il là a sospetti e perplessità. Tuttavia, essendo un fenomeno in rapida diffusione, non è escluso che nei prossimi anni si assista a un qualche tentativo di costruire un quadro normativo.
Negli Stati Uniti la Security and Exchanges Commission si è espressa chiaramente: se le criptovalute vendute hanno le caratteristiche di moneta azionaria con l'obiettivo di apportare valore per gli investitori, allora l'ICO deve rispettare tutti i processi legali di autorizzazione, per una questione di sicurezza finanziaria.
In Italia la CONSOB ritiene che le ICO presentino delle similitudini con le offerte pubbliche di prodotti finanziari tradizionali, ma abbiano delle caratteristiche peculiari su cui bisogna porre l'attenzione:
- non vi è intermediario come banca depositaria o consorzio di collocamento, ma solo la blockchain che viene utilizzata per il mining;
- i flussi finanziari vengono regolati essenzialmente attraversa una valuta digitale;
- la pubblicità e la promozione avvengono esclusivamente sul Web utilizzando i social trading;
- non esiste un prospetto informativo ma un white paper che illustra tutte le caratteristiche dell'offerta.