Come sappiamo, le speculazioni in merito al prezzo che Bitcoin avrà da qui a mesi/anni danno voce a chiunque, e molto spesso sono cifre messe a caso per creare un po' di attenzione mediatica in più. La prima criptovaluta per capitalizzazione è a tutti gli effetti un asset class nuova nel panorama finanziario moderno. Non esistendo dati storici su cui rivalersi per quanto riguarda il prezzo, sempre più agenzie e personaggi nel settore fanno la loro puntata per comprendere dove potranno arrivare le quotazioni.
Previsioni prezzo Bitcoin: il modello a capitalizzazione di mercato
Al momento esistono principalmente due modi per speculare sul prezzo di Bitcoin in maniera relativamente consapevole: seguire la capitalizzazione di mercato o leggere il modello Stock-to-Flow. Per la prima il funzionamento è abbastanza semplice: una volta identificata una capitalizzazione di mercato di Bitcoin che può sembrare veritiera, basta suddividere la stessa per la quantità di BTC in circolazione. Spesso si sente dire “Bitcoin fra X anni avrà la capitalizzazione uguale a quella dell’oro”. Se facciamo due calcoli il prezzo è semplice.
Capitalizzazione di mercato dell’oro: 8 trilioni di dollari (supponiamo e semplifichiamo)
Bitcoin in circolazione: 20 milioni (semplifichiamo anche qui)
1 BTC = capitalizzazione di mercato dell'oro/numero di BTC = 400.000 dollari
Previsioni prezzo Bitcoin con il modello Stock-to-Flow: cosa è e come funziona
Per calcolare il prezzo futuro di un Bitcoin esiste anche lo Stock-To-Flow (S2F), che ha delle dinamiche sicuramente diverse e molto interessanti. Questo modello è stato introdotto da un analista chiamato “Plan B” che è senza dubbio uno dei più attivi nella community Bitcoin.
Il modello S2F era già esistente da diversi anni nel mondo delle commodity e dei metalli preziosi come oro e argento. In sostanza questo modello fa il rapporto tra lo Stock (la quantità del bene in circolazione) rispetto al Flow (la nuova quantità del bene che viene messa nel mercato).
Con Stock, per quanto riguarda Bitcoin, ci riferiamo alla quantità di monete digitali già minate e in circolazione; per Flow invece ci si riferisce alla quantità (di solito annuale) immessa nel mercato. Questo modello esiste soltanto in contesti in cui la scarsità è la qualità fondamentale di un determinato asset.
La differenza che sussiste tra il modello per l’oro e quello per Bitcoin sta tutta nella quantità massima del bene in considerazione. Mentre per quanto riguarda la criptovaluta sappiamo che l'offerta (o lo Stock) finale sarà di 21 milioni di BTC, per quanto riguarda il metallo giallo questa stima è molto difficile da fare.
La quantità di oro in circolazione deriva dall’estrazione fisica fatta dai minatori in giro per il mondo e quindi questo si rifà necessariamente alla possibilità o meno di trovare una miniera con moltissimo oro al suo interno. In questo modo la quantità massima non è stimabile con certezza, se non in tempi brevi, rispetto invece a quella di Bitcoin che è gestita da codice scritto in modo indelebile nei computer di centinaia di migliaia di persone in giro per il mondo.
Andando a rapportare il prezzo storico di Bitcoin con lo S2F l’analista Plan B ha trovato una forte correlazione che ha portato questo modello ad essere uno dei più utilizzati negli ultimi anni oltre che il più accurato. Ovviamente questo modello non è sicuramente quello perfetto ma anzi, pecca sotto alcuni punti vista.
La crescita del prezzo è vista come una curva statica che è guidata semplicemente dalla scarsità del bene anche se in realtà ciò che fa salire il prezzo della criptovaluta è la domanda. La domanda per Bitcoin dipende da molti punti di vista e l'analisi della stessa non può semplicemente rifarsi ad un grafico. Ciò che spinge più che mai investitori nel network BTC è la situazione socioeconomica mondiale che dopo la pandemia e le misure adottate dalle Banche centrali porta necessariamente una svalutazione delle monete fiat.
Previsioni prezzo Bitcoin: le conclusioni
Certo è che la domanda, come si può vedere dal grafico, sta aumentando notevolmente e ogni giorno sentiamo qualche personaggio chiamare i “100.000 dollari per Bitcoin entro il 2021” piuttosto che “300.000 dollari entro il 2025”. Insomma, chi più ne ha più ne metta, quello che è certo è che la scarsità e la situazione mondiale stanno spingendo moltissime persone e aziende a valutare la criptovaluta come riserva di valore in tempi così ostili. A prescindere da quello che è il vostro punto di vista ora conoscete il modo in cui il 99% delle supposizioni sul prezzo di Bitcoin vengono fatte.