I dati superiori alle attese provenienti nella serata di ieri da Intel e Amazon impattano sui futures europei che, impostati in terreno positivo, anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari europei. In una seduta ricca di dati macroeconomici, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 27.250 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori recuperi in direzione dei 27.450-27.500 punti e a seguire i 27.700-27.750 punti.
Al contrario un ritorno dei prezzi sotto la soglia dei 27.000 punti, tornerebbe ad indebolire il nostro indice con possibili nuove discese verso i 26.800-26.750 punti ,minimi di questa ottava. Tra i titoli da monitorare a Milano troviamo Webuild che ha sottoscritto dei nuovi contratti. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Webuild: nuovo contratto per oltre 1,3 miliardi di euro
È stata una giornata importante quella di ieri per Webuild, che è riuscita a sottoscrivere due importanti contratti. Partiamo da quello più ricco arrivato nel pomeriggio e che ha visto la società, in consorzio con Ghella, aggiudicarsi in Sicilia una commessa da 1,2 miliardi di euro per il potenziamento dell’alta capacità ferroviaria sulla linea Palermo-Catania.
Nello specifico oggetto dell’aggiudicazione è il Lotto 4A della tratta Caltanissetta Xirbi-Nuova Enna, commissionato da Rete Ferroviarie Italiane e inserito nel PNRR, che prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di 27km di nuova linea ferroviaria. Grazie a questo nuovo contratto diventano cinque i lotti che Webuild sta realizzando nel più ampio programma di rafforzamento della direttrice Palermo-Catania-Messina, il cui valore complessivo è vicino ai 3,6 miliardi di euro. Ricordiamo che quest'ultimo è un progetto strategico per la Sicilia e l’Italia e di valenza europea, in quanto fa parte del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete di trasporto TEN-T e andrà anche a ridurre i tempi di percorrenza tra Catania e Palermo a 2 ore.
Poche ore prima la società, tramite la sua controllata australiana Clough, si era aggiudicata in joint venture un contratto del valore complessivo di 147 milioni di euro a supporto dello sviluppo sostenibile in Australia. Nello specifico è previsto il potenziamento del processo di trattamento dei fanghi del Woodman Point Water Resource Recovery Facility di Perth. Questo rappresenta il più grande impianto di trattamento di acque reflue del Western Australia per il recupero di questi fanghi e la produzione dei cosiddetti biosolidi, chimica verde per la rigenerazione dei suoli e biogas utilizzati per la produzione di energia. L'ultimazione dei lavori è prevista entro il 2026.
Il gruppo ha aggiornato la situazione nei primi 3 mesi dell'anno in corso. Il volume di nuovi contratti, di cui il 60% proviene dall'estero, è pari a circa 11,4 miliardi di euro, inclusi 6,3 miliardi di progetti per cui Webuild risulta migliore offerente, superando in questo modo la guidance di 10-10,5 miliardi per l’intero 2023. Sulla base di queste indicazioni il management ha confermato la guidance per l'intero 2023, che dovrebbero vedere i ricavi collocarsi tra i 9 e i 9,5 miliardi di euro, mentre l'EBITDA dovrebbe attestarsi tra i 720 e i 760 milioni di euro. Andiamo a vedere ora cosa ci suggerisce l'analisi tecnica per le prossime sedute.
Webuild: analisi tecnica e strategie operative
La fase correttiva che ha interessato il titolo Webuild durante il mese in corso ha spinto le quotazioni dai top di periodo posti in area 2,10 euro fin verso gli 1,90 euro. La tenuta di questi livelli, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, ha innescato il ritorno degli acquisti con i prezzi che si sono spinti in direzione degli 1,95 euro. Nel breve termine per dare seguito al movimento di ieri, i prezzi dovrebbero spingersi oltre la soglia dei 2 euro, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi verso i 2,05 euro e successivamente i 2,13 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe una ripresa del trend ascendente partito dai minimi dello scorso ottobre da area 1,15 euro, e il cui prossimi obiettivo sarebbe posto in area 2,30 euro.
Al contrario una discesa dei corsi sotto gli 1,90 euro, andrebbe ad indebolire il quadro grafico con possibili nuove discese che avrebbero un primo obiettivo i massimi del 2023 situati sui 1,75-1,80 euro. Nel caso in cui questi sostegni non dovessero arrestare la spinta ribassista l'azione dovrebbe proseguire il suo ribasso in direzione degli 1,70 euro, dove transita la trendline che parte dai minimi dello scorso ottobre. Dal punto di vista operativo l'eventuale rottura di tali livelli proietterebbe le quotazioni verso la media mobile di lungo periodo che passa in area 1,55 euro.
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