Le nuove minacce di Trump di imporre dazi sul settore beverage europeo hanno indebolito i mercati azionari del Vecchio Continente, con gli indici di Borsa europei che hanno chiuso le contrattazioni in generale ribasso.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la quarta seduta della settimana in calo dello 0,82% a contatto con la soglia dei 38 mila punti. Per la giornata di domani fondamentale sarà la tenuta di tali livelli, per evitare una continuazione delle vendite prima verso i 37.800-37.750 punti e a seguire i minimi delle ultime settimane in area 37.550-37,500 punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna a Piazza Affari hanno registrato una delle migliori performance troviamo Webuild, nel giorno in cui il Gruppo ha comunicato i dati del 2024. Andiamo a scoprirli nel dettaglio.
Webuild: dividendo e guidance 2025 alzati
Nelle scorse ore il general contractor italiano ha comunicato i dati del 2024 che sono stati contrassegnati da risultati record, superando i target sfidanti previsti per il 2024. Nel dettaglio i ricavi si sono attestati a 12 miliardi di euro, in aumento del 20% sul 2023 e oltre la guidance che li prevedeva superiori a 11 miliardi di euro.
In salita del 18% a 967 milioni di euro è stato l'Ebitda, rispetto a una guidance che era posta sotto i 900 milioni di euro, con un margine dell’8,1%. In crescita del 22% anche l'Ebit che si è stato pari a 577 milioni di euro, con un margine al 4,8%, mentre l'utile netto passa da 236 milioni di euro del 2023 agli attuali 247 milioni di euro.
Nel corso del 2024 i nuovi ordini sono stati pari a 13 miliardi di euro, di cui l'80% in arrivo dall'estero. Il portafoglio totale si attesta a 63 miliardi di euro, risultando tra i più alti del settore.
In questo contesto si è rafforzata la struttura finanziaria, mantenendo per il quarto anno consecutivo una posizione di cassa netta, che si attesta a 1,445 miliardi di euro nel 2024, rispetto a una guidance posta sotto i 400 milioni di euro. In leggero aumento è risultato il debito che passa dai 2,61 miliardi del 2023 agli attuali 2,765 miliardi di euro.
La leva finanziaria si è invece ridotta a 2,9x, rispetto al precedente 3,2x, attestandosi a un livello migliore rispetto ai principali player internazionali di settore. In aumento del 14% a 0,081 euro per azione la proposta del dividendo.
Sulla scia di questi risultati, del consolidato posizionamento in un mercato in forte espansione e della robusta piattaforma costruita nel tempo, Webuild ha rivisto al rialzo i target 2025, presenti nel Piano "Roadmap al 2025 – The Future is Now”.
La nuova guidance prevede per il 2025 ricavi superiori ai 12,5 miliardi di euro, in crescita rispetto al precedente target di 10,5-11 miliardi di euro, un'Ebitda oltre gli 1,1 miliardi di euro, rispetto a un precedente target posto nel range 990-1,05 miliardi di euro, e una cassa netta superiore a €700 milioni, rispetto all’indicazione di una cassa netta positiva.
Azioni Webuild: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si sono comportate le azioni Webuild sulla Borsa italiana. Con volumi doppi rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta in deciso rialzo per il titolo Webuild che, con un guadagno del 4 %, ha chiuso le contrattazioni in area 3,4 euro. Il movimento odierno che rafforza il trend primario ascendente ha spinto i corsi a toccare i nuovi massimi di sempre in area 3,5 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di questi ultimi livelli dovrebbe favorire una continuazione degli acquisti prima in direzione dei 3,75 euro, top del 2017, e successivamente verso la soglia dei 4 euro.
Nel caso in cui anche queste aree dovessero essere messe alle spalle, si aprirebbero le porte per un test sui top del 2015 in area 4,5 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio fin verso i 3,05-3 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di questi importanti supporti aprirebbe le porte a una fase correttiva più marcata, con un primo obiettivo in area 2,88 euro e a seguire i 2,8 euro.
L'eventuale discesa sotto tali livelli dovrebbe far proseguire le vendite in direzione dei 2,8 euro e in seguito verso i 2,6 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
Fondamentale sarà non perdere questi ultimi supporti, per evitare un indebolimento del quadro grafico con prossimi obiettivi i 2,5-2,45 euro e in seguito i minimi dello scorso mese di settembre in area 2,35 euro.
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