Dopo gli acquisti delle passate giornate arrivano le prese di beneficio sui mercati azionari europei, che hanno chiuso le contrattazioni in generale territorio negativo.
Con una Wall Street in calo di oltre l'1%, il FTSE Mib, grazie alla buona tenuta del settore bancario, è riuscita a contenere le perdite terminando la quarta seduta della settimana in calo dello 0,08% a 44.755,36 punti.
Dal punto di vista operativo il mancato superamento dei 45 mila punti potrebbe nel breve periodo aprire le porte a una fase correttiva, con un primo target situato sui 44 mila punti e successivamente i 43.750-43.700 punti
Tra i titoli che nella giornata odierna stanno registrando una performance decisamente negativa troviamo Walt Disney, all'indomani dei conti del 4° trimestre fiscale presentati dalla società. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Walt Disney: nel 4° trimestre ricavi sotto le attese
Nella serata di ieri Walt Disney ha comunicato i dati del 4° trimestre fiscale, che sono stati contrassegnati da una disputa di licenze irrisolta con YouTube, che ha lasciato gli abbonati di YouTube TV senza accesso a ESPN, ABC e ad altri canali chiave del gruppo.
Nello specifico l'ultimo trimestre dell'anno si è chiuso con ricavi pari a 22,4 miliardi di euro, in calo rispetto ai 22,57 miliardi di euro dell'anno passato e sotto le attese poste a 22,86 miliardi di dollari. Nell'intero 2025 sono invece aumentati del 3% a 94,4 miliardi di euro. Nel corso dell'ultimo trimestre l'utile prima delle imposte è passato da 900 milioni di dollari a 2 miliardi di dollari, mentre nell'intero 2025 è cresciuto del 58% a 12 miliardi di dollari.
In calo del 5% è stato l'utile operativo che si è attestato a 3,5 miliardi di dollari, che invece è aumentato del 12% nel corso dei 12 mesi attestandosi a 17,6 miliardi di dollari. L'utile netto nel corso dell'ultimo trimestre è passato da 460 milioni di dollari a 1,31 miliardi di dollari.
Nel dettaglio il settore Entertainment, che include gli studios cinematografici e il servizio di streaming, ha visto ricavi in calo del 6% a 10,21 miliardi di dollari, mentre quelli del settore Experiences sono cresciuti del 6% a 8,77 miliardi di dollari. Le attività sportive della società hanno segnato un aumento del 2% a 3,98 miliardi di dollari.
Il numero di abbonati a Disney+ è cresciuto del 3% su base sequenziale, raggiungendo i 131,6 milioni, mentre gli abbonati paganti di Hulu sono saliti a 64,1 milioni dai 55,5 milioni del 2024. A livello internazionale, escluso Disney+ HotStar, la crescita è stata del 4%.
Il Cda ha comunicato un dividendo in contanti di 1,50 dollari per azione, pagabile in due rate da 0,75 dollari per azione, il 15 gennaio 2026 e il 22 luglio 2026.
In occasione dei dati il gruppo guidato da Bob Iger ha fornito una guidance per il 2026. Nello specifico l'utile per azione dovrebbe crescere a due cifre rispetto al 2025, mentre la liquidità generata dalle operazioni dovrebbe attestarsi a 19 miliardi di dollari. Inoltre è previsto un raddoppio dell'acquisto di azioni a 7 miliardi, rispetto all'anno fiscale 2025. Infine, per il 2027, il management prevede una crescita a due cifre dell'utile per azione rettificato rispetto all'anno fiscale 2026.
Azioni Walt Disney: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno muovendo le azioni Walt Disney sulla Borsa statunitense. È una seduta in deciso territorio negativo per il titolo Walt Disney che, con un calo superiore al 9%, si porta in direzione dei 105 dollari. Dal punto di vista operativo il movimento odierno sta indebolendo il quadro grafico di medio termine, con i prezzi che hanno violato al ribasso i minimi degli ultimi 5 mesi in area 110 dollari.
Il mancato recupero di questi livelli, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che l'indicatore daily del Supertrend, dovrebbe far proseguire la fase discendente prima verso i 104,76 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 12 maggio, e successivamente in direzione della soglia psicologica dei 100 dollari.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere violati, aumenterebbero le chanche per andare a chiudere un altro gap rialzista lasciato aperto lo scorso 7 maggio in area 92,7 dollari.
Al contrario il recupero dei 110 dollari potrebbe porre le basi per un recupero del titolo con un primo target i 113 dollari e a seguire i top d ieri in area 117 dollari. Il superamento di questi livelli dovrebbe far proseguire gli acquisti, con prossimi obiettivi i 119 dollari e successivamente i top degli ultimi 3 anni sui 124-124,5 dollari. Nel caso in cui tali aree dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica, con possibili ulteriori apprezzamenti verso i 130 dollari e a seguire i 140 dollari, livelli che il titolo non vede dall'aprile del 2022.
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