La carenza di chip a livello globale continua ad essere un problema particolarmente importante, come dimostrano i recenti conti di HP e Dell, due dei principali produttori di computer al mondo. I manager della prima società hanno affermato di non essere in grado di evadere tutti gli ordini ricevuti nel trimestre di luglio, sottolineando anche come la produzione verrà danneggiata anche dalle interruzioni del trasporto e dello stop di diverse fabbriche in territorio asiatico. Anche Dell fatica a recuperare i microchip necessari, in un contesto in cui la domanda dei propri prodotti rimane forte.
HP: i conti del 3° trimestre fiscale del 2021
Nel 3° trimestre fiscale del 2021 HP ha registrato utili per azione a 1 dollari, oltre l’outlook precedentemente fornito dalla società di 0,81-0,85 dollari. I ricavi sono invece stati pari a 15,3 miliardi di dollari, il 7% in più rispetto al medesimo periodo del 2020. Per l’ultimo periodo fiscale dell’anno il gruppo si attende EPS tra gli 0,84 e i 0,90 dollari, mentre per l’intero anno il dato dovrebbe attestarsi tra i 3,69 e i 3,75 dollari.
Oltre a questo, l’azienda si attende di aumentare i prezzi dei PC. Per Enrique Lores, Amministratore Delegato di HP, i risultati sarebbero stati migliori se non fosse stato per la carenza dei componenti. L’AD ha evidenziato anche come il gruppo debba migliorare nella gestione degli ordini e delle forniture.
Questo verrà effettuato andando a chiedere direttamente la componentistica ai fornitori in modo tale da ottenere prezzi migliori, lavoro che aveva precedentemente esternalizzato. La carenza di semiconduttori ha inoltre provocato una competizione anche con altre aziende che hanno bisogno di questi chip. Nel premarket di Wall Street le azioni HP stanno mettendo a segno un -2,96%.
Dell: i conti del 2° trimestre fiscale 2022
Per quello che riguarda Dell, i conti del 2° trimestre 2021 hanno fatto registrare ricavi per 26,1 miliardi di dollari, oltre le attese degli analisti censiti da Bloomberg di 25,6 miliardi di dollari. Anche gli utili per azione hanno battuto il consensus di 2,03 dollari, attestandosi a 2,24 dollari.
I manager dell’azienda hanno dichiarato che la domanda per dei suoi prodotti rimane solida, anche a dispetto dell’aumento dei prezzi, e si attendono che la crescita nel trimestre in corso dovrebbe essere positiva. Da evidenziare come la metà delle vendite di Dell sia arrivata direttamente dal sito. Alcuni esperti sottolineano come gli ottimi risultati di Dell siano stati messi in ombra da quanto emerso da quelli di HP. A Wall Street nel premarket il titolo sta infatti mettendo a segno un -1,53%.