La volatilità a Wall Street sta salendo a livelli preoccupanti. La dimostrazione proviene del mercato delle opzioni zero-day. Si tratta di opzioni che scadono entro le 24 ore e vengono utilizzate dagli speculatori per fare operazioni che si aprono e si chiudono in un lasso di tempo molto limitato, puntando sulla direzione del sottostante. In particolare, questi prodotti fanno leva sull’effetto volatilità.
Quanto più un’attività è volatile, tanto maggiore è la possibilità di registrare valori estremi, sia in positivo che in negativo. In questo periodo, in cui le novità dal fronte dei
dazi USA sono all'ordine del giorno, i trader sono molto propensi a speculare sui movimenti di mercato di breve durata. Per questo utilizzano le opzioni 0DTE (
Zero Days To Expiration).
Misurando la volatilità azionaria a un giorno, si evince che essa ha eclissato quella a più lungo termine rappresentata dal VIX Cboe, che non tiene conto delle opzioni zero-day. Secondo i dati forniti da Bloomberg, la scorsa settimana, l'indicatore della paura ha raggiunto i massimi da inizio 2020, eppure la volatilità delle opzioni zero-day lo ha superato di un livello mai visto.
Wall Street: cosa sta amplificando la volatilità
C'è una certa convinzione a Wall Street che il balzo della volatilità di questo mese sia stata amplificato dalle opzioni zero-day, che il re delle obbligazioni
Bill Ackman ha descritto come
strumenti pericolosi per la salute dei mercati finanziari.
"Il trading di opzioni zero-day sta contribuendo a una volatilità intraday molto più elevata", ha affermato Max Grinacoff, responsabile della ricerca sui derivati azionari statunitensi presso UBS Securities. "Se si guarda solo al VIX, non si coglie appieno l'effetto della volatilità". Secondo Jonathan Brogaard, professore di finanza presso l'Università dello Utah, "l'aumento del trading di opzioni 0DTE incrementa la volatilità".
L'esperto ha scritto che "le ingenti somme scambiate in questi prodotti speculativi a breve termine hanno probabilmente contribuito all'impennata della volatilità che i mercati hanno sperimentato dal 2 aprile (giorno in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dettagliato i dazi reciproci, ndr)". In un'analisi del 2023, Broagard aveva scoperto, insieme ad altri colleghi, che la volatilità intraday era aumentata del 24,5% dal 2022, ossia da quando le opzioni zero-day erano diventate popolari.
Tuttavia, altri osservatori di mercati sostengono che a generare le violente oscillazioni delle azioni alla Borsa americana sia semplicemente il fatto che gli investitori sono preoccupati per la politica commerciale degli Stati Uniti. In aggiunta a questo, un contributo è dato anche dalla scarsa liquidità e dai bot trading.
La scorsa settimana, gli analisti di Goldman Sachs hanno affermato che la liquidità a Wall Street si sta deteriorando, il che amplifica la volatilità. A giudizio di Mandy Xu, responsabile dell'intelligence di mercato dei derivati presso Cboe Global Markets, l'idea che l'adozione di 0DTE stia guidando la volatilità è "speculativa". Xu considera come fattore dominante invece la politica dei dazi da parte di Trump. "Non c'è nulla nei dati che, a mio avviso, possa suggerire che sia lo 0DTE a guidare le rotazioni che stiamo vedendo sul mercato", ha rimarcato.