Gli investitori non comprano più il calo a Wall Street. Se fino a qualche mese fa, ogni ribasso delle azioni americane era un'occasione per entrare a mercato a prezzi scontati, ora gli operatori se ne guardano bene dal farlo. In pratica, mentre prima si era convinti che il ritracciamento fosse solo una pausa momentanea in attesa della ripresa del trend, ora si pensa a un'inversione di tendenza.
La festa dunque è finita? Di certo, il mercato potrebbe prendersi una pausa in attesa che diverse cose nello scenario internazionale si chiariscano. Uno dei motivi per cui la Borsa americana ha perso slancio è l'incertezza circa l'escalation della guerra commerciale in corso tra gli Stati Uniti e il resto del mondo.
Questa settimana abbiamo assistito a un botta e risposta tra il presidente USA
Donald Trump e il Canada sulle tariffe di acciaio e alluminio in vigore dal 12 marzo. Il tycoon le aveva raddoppiate al 50%, per punire il premier dell’Ontario, Doug Ford, "reo" di aver applicato dazi del 25% sull’elettricità a tre Stati americani (New York, Minnesota e Michigan). Al passo indietro di Ford è seguito quello di Trump e i prelievi sul Canada sono rimasti al 25%.
I rapporti tra l'inquilino della Casa Bianca e l'Europa corrono sul filo del rasoio. Bruxelles ha annunciato che potrebbe colpire una sfilza di prodotti agricoli e industriali chiave provenienti dagli Stati Uniti come rappresaglia alla mossa di Trump su alluminio e acciaio. A sua volta, il leader repubblicano ha minacciato di tassare del 200% gli alcolici provenienti dal Vecchio Continente.
Il caos si estende sul fronte militare, dove si cerca di trovare una soluzione per mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Dopo l'accordo raggiunto tra Washington e Kiev sul piano di pace, da parte russa è arrivato un rifiuto. Le condizioni dell'accordo di un cessate il fuoco per 30 giorni non piacciono a Mosca, che invece dice di voler trovare una soluzione definitiva al conflitto. Per farlo, però, ha stabilito dal canto suo condizioni che difficilmente verranno accettate dall'altra sponda. Il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato una dichiarazione in cui ha accettato una tregua, a patto però che ciò porti a una pace duratura.
In questo clima di grande incertezza, gli investitori si sentono disorientati e preferiscono muoversi con prudenza durante i ribassi di mercato. "Comprare il calo ora è come comprare biglietti scontati per uno spettacolo senza sapere chi si sta esibendo", ha detto Dave Mazza, Amministratore delegato di Roundhill Investments.
"A differenza del recente percorso in cui l'acquisto di ogni calo era affidabile, l'accresciuta incertezza dei dazi e della politica commerciale significa che gli investitori potrebbero ritrovarsi a guardare un blockbuster o un flop". Secondo Burns McKinney, Amministratore delegato e senior portfolio manager di NFJ Investment Group, "l'incertezza è destinata a farci compagnia per un po' ".
Wall Street sta per capitolare?
La domanda che molti si pongono a questo punto è se dopo due anni di forti guadagni, le azioni americane sono destinate a crollare pesantemente. Secondo alcuni osservatori finanziari, non avere ancora visto un significativo rimbalzo è dovuto al fatto che una capitolazione degli indici americani non c'è stata. In altri termini, il sentiment di mercato non è diventato abbastanza negativo da invertire la tendenza ribassista. A riprova di tutto questo c'è il fatto che il CBOE VIX, il cosiddetto indice della paura, segnala che la volatilità è sì in aumento, ma non a livelli da segnalare una bandiera rossa. Ne consegue che ci sarebbe ancora spazio di discesa.
"È difficile sapere quando toccheremo il fondo", ha detto Tanvir Sandhu di Bloomberg Intelligence. "Prendere il coltello che cade non è mai una buona cosa". In sostanza, il sentiment può facilmente peggiorare in un mercato in discesa, creando una situazione di sell-off molto più spinta.
C'è però chi vede in questo momento la possibilità di fare qualche buon affare, come lo strategist di Citigroup, Scott Chronert. "Il recente calo dell'S&P 500 rende il rapporto rischio-rendimento più convincente", ha detto. Della stessa opinione è Shana Sissel, Chief investment officer di Banrion Capital Management, secondo cui "queste sono opportunità per acquistare azioni davvero buone a multipli molto più interessanti, in particolare i nomi tecnologici".