Non sono questi i tempi migliori per i venditori allo scoperto a Wall Street. L'indice
S&P 500 continua ad aggiornare record e, proseguendo di questo passo,
concluderà il 2024 con la palma di migliore anno dal 2021. Quindi, puntare contro le azioni della Borsa americana potrebbe rivelarsi con molte probabilità una strategia perdente. Ancor più se si pensa che dicembre normalmente è un mese positivo per il mercato azionario, soprattutto perché il periodo natalizio spinge le persone a consumare aumentando i ricavi delle società.
"Il posizionamento degli investitori sui future dell'S&P 500 è completamente unilaterale", hanno scritto gli strategist di Citigroup in una nota. L'indice "sta stabilendo nuovi massimi per la quarta settimana consecutiva e sempre più gli short hold-out stanno capitolando", hanno aggiunto.
Gli investitori stanno mostrando un grande appetito per le azioni statunitensi grazie principalmente al contributo delle grandi aziende tecnologiche. Gli utili trimestrali robusti e il boom dell'intelligenza artificiale guidano gli acquisti in colossi come Nvidia, Amazon, Apple e Meta Platforms.
Dall'inizio dello scorso mese si è poi aggiunto
l'effetto Trump, a seguito delle elezioni presidenziali. La scelta degli americani di
Donald Trump come prossimo presidente degli Stati Uniti ha fornito un assist prezioso a Wall Street, perché il leader repubblicano intende abbassare le tasse sulle società dal 21% al 15% e alleggerire la pressione normativa specialmente sulle grandi aziende.
Tutto ciò, accompagnato da un eccellente stato di salute della prima economia, ha innescato un ciclone in grado di travolgere anche alcune insidie. Tra queste, l'aspettativa di una Federal Reserve meno accomodante sul fronte dei tassi di interesse rispetto a qualche mese fa e le tensioni di natura geopolitica tra gli Stati Uniti e la Cina.
Sì a Wall Street, ma lontani dall'Europa
Se Wall Street può stare tranquilla per il momento circa l'atteggiamento degli speculatori, lo stesso non può dirsi per le Borse europee. Gli strategist di Citigroup hanno rilevato che il posizionamento netto sui future relativi all'Euro Stoxx 50 rimane ribassista, con i deflussi degli ETF in accelerazione. Tra l'altro, il 100% delle posizioni lunghe sui future è in perdita, hanno osservato gli esperti della banca americana.
A condizionare fortemente gli investitori sono fattori come la lenta crescita economica dell'Eurozona, la contrazione degli utili e, recentemente, l'instabilità politica nei principali Paesi del continente, ossia Germania e Francia. Oggi il governo francese rischia di cadere, in quanto verrà sottoposto a una mozione di sfiducia da parte delle forze estreme del parlamento che sorreggono un esecutivo instabile fin dal primo giorno della sua formazione.
"Il flusso di notizie sulla politica francese è improbabile che susciti entusiasmo per quegli investitori che sono short sulle azioni europee", hanno scritto gli analisti di Citi.