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Domani Nvidia rilascerà i conti del terzo trimestre fiscale 2020. Vediamo insieme cosa attenderci e il punto di vista dell'analisi tecnica sulle azioni a Wall Street
Per Nvidia domani arriverà la sfida dei conti del 3° trimestre fiscale 2020, per vedere se la società si aggiungerà alla lunga lista di aziende del settore tech che sono riuscite a tenere testa alla pandemia di Coronavirus. A Wall Street le azioni Nvidia stanno mettendo a segno un fortissimo rialzo che ieri ha fatto toccare nuovi massimi storici a 496,39 dollari.
Da inizio anno le quotazioni hanno messo a segno un’ascesa del 109,72%. Nelle ultime sessioni il titolo è stato sotto i riflettori in quanto la stampa ha riportato come l’azienda avrebbe avviato i colloqui per acquistare ARM, società produttrice di chip valutata 52,4 miliardi di dollari. Oltre a questo gli analisti di Susquehanna hanno alzato il loro prezzo target sul titolo a da 450 a 540 dollari ad azione, il 9% in più rispetto alla chiusura di ieri.
Trimestrale Nvidia: cosa attendersi
Per la prima volta, diversi analisti stimano che nei conti del 3° trimestre fiscale 2020 di Nvidia si vedranno i ricavi della divisione data center superare quelli del comparto videogame: le stime sono per 1,62 e 1,43 miliardi di dollari. Le vendite dovrebbero attestarsi a 3,66 miliardi di dollari e gli utili per azione a 1,97 dollari, il 33,1% in più rispetto al dato del periodo precedente. Negli ultimi 10 anni i conti dell’azienda hanno deluso le attese di Wall Street solamente tre volte.
Nvidia: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Nvidia sono ormai prossime a raggiungere la soglia psicologica dei 500 dollari, dove potrebbero iniziar e una correzione. Questo perché il titolo sembra aver avuto un apprezzamento eccessivo e avrebbe bisogno di una presa di respiro prima di proseguire l’uptrend. In tal senso un indizio lo potrebbe fornire la barra Marubozu evidenziata ieri, la quale avrebbe la possibilità di indicare un esaurimento della spinta ascendente.
Oltre a questo, si potrebbe verificare il classico fenomeno del “sell on news” con tutte le notizie o i dati positivi già scontati dagli ultimi prezzi. In un contesto di top storici un aiuto per trovare le resistenze è dato proprio dalle soglie psicologiche. In tal senso e come detto prima l’area dei 500 dollari potrebbe attrarre i venditori, i quali avrebbero l’opportunità di spingere i corsi verso il pullback della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 19 febbraio a quelli del 13 luglio 2020.
Pressioni più importanti avrebbero come obiettivo la zona compresa tra i 450 e i 431 dollari, dove passano rispettivamente la trendline disegnata con i minimi del 4 maggio e 29 giugno 2020 e il livello orizzontale espresso dai top del 13 luglio scorso. Operativamente si potrebbero valutare delle strategie di natura short di brevissimo periodo da 500 dollari con stop loss localizzato a 523 dollari e target a 470 dollari.