Gli investitori sono tornati a comprare le azioni Tesla. L'ultima seduta a Wall Street per Palo Alto si è chiusa con un guadagno del 2,75% che porta a circa +33% la performance del rally partito a metà maggio. Da inizio anno invece il titolo è in salita del 10%, leggermente al di sotto dei guadagni dell'S&P 500 e del Dow Jones Industrial Average. Adesso le quotazioni sono arrivate a 774,39 dollari e sembrano intenzionate ad avvicinarsi ai massimi storici di 900 dollari conseguiti nel mese di gennaio.
In questi mesi il produttore di auto elettriche ha dovuto affrontare diverse problematiche che hanno frenato l'entusiasmo degli operatori di mercato. Prima di tutto la crisi dei semiconduttori che ha condizionato enormemente l'approvvigionamento ostacolando la produzione dei veicoli. E poi vi sono stati una serie di incidenti che hanno messo in dubbio l'efficienza e la sicurezza della guida autonoma su cui l'azienda guidata da Elon Musk sta puntando molto.
Tesla: 3 catalizzatori per le azioni
Una volta metabolizzati questi eventi negativi, vi è stato un ritorno di fiamma dei trader che credono molto nel progetto Tesla e nelle idee del suo condottiero. La sensazione è che il trend positivo del titolo possa continuare nei prossimi mesi, almeno per 3 ragioni, vediamole.
Pulsante beta
Da venerdì 24 settembre la guida autonoma delle auto Tesla è stata arricchita da una versione più sofisticata del software Full Self Driving, grazie al pulsante beta. In sostanza, basta premere il tasto con un dito per avere l'aggiornamento, anche se non vi è automaticamente l'accesso alla nuova versione. In realtà, la società valuta il comportamento di guida per una settimana prima di concedere l'attivazione.
Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare altri aggiornamenti, come video, tweet e altro materiale sul software di guida senza conducente. Almeno questo è quello che si aspettano gli investitori. L'azienda si è limitata a precisare per ora che il pulsante beta renderà più sicura la guida di livello 2, ovvero quella in cui i conducenti devono controllare la strada in ogni momento. Ancora tuttavia non esistono sistemi che permettono di disinteressarsi completamente della guida, pertanto questo per ora rimane un grande obiettivo di Tesla nei prossimi anni.
Gigafactory di Austin
Vi è grande attesa per l'evento che si terrà il 7 ottobre presso la nuova Gigafactory ad Austin, in Texas. Lo stabilimento è il secondo più grande negli Stati Uniti, ma soprattutto è quello che produrrà il Cybertruck il prossimo anno. Dalla catena di montaggio uscirà anche la Model Ys, che verrà messa in produzione a partire dal mese di ottobre. E non è finita qui. Nel 2022 entreranno in commercio i camion leggeri completamente elettrici di Tesla, che battaglieranno insieme a quelli dei competitor Ford, Rivian e General Motors per conquistare quote di mercato.
I risultati del terzo trimestre fiscale
A fine ottobre vi sarà anche la pubblicazione dei guadagni del terzo trimestre fiscale di Tesla, con previsioni interessanti. Gli analisti di Wall Street stimano in 13 miliardi di dollari le vendite di auto elettriche, scaturenti da consegne previste di 221 mila veicoli. Nel precedente trimestre il fatturato era stato di 13 miliardi di dollari a fronte di 201 mila veicoli immatricolati. L'EPS pronosticato per quest'ultimo trimestre è di 1,38 dollari, mentre nel secondo è stato di 1,45 dollari.