L'input arrivato dall'indice PMI manifatturiero europeo, con il dato risultato sopra le attese degli analisti, ha portato a una battuta d'arresto i mercati azionari europei. In attesa dell'esito del voto delle elezioni Presidenziali americane, i listini del Vecchio Continente hanno chiuso in territorio negativo la prima seduta della settimana.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in ribasso dello 0,35%, nei pressi dei 34.550 punti. Dal punto di vista operativo una conferma dei prezzi sopra i 34.500 punti, dovrebbe far proseguire gli acquisti in verso le forti resistenze in area 35.000 punti. Al contrario la violazione dei 34.000 punti tornerebbe ad indebolire il quadro grafico, con prossimi sostegni in area 33.800-33.750 punti e a seguire i 33.500-33.550 punti.
Tra i titoli che a Piazza Affari non si sono arresi alle vendite troviamo UniCredit, che in queste ore ha comunicato al mercato il completamento di una acquisizione nell'Est Europa. Andiamo a vedere di chi si tratta.
UniCredit: compra Alpha Bank Romania e diventa il 3° player
La banca guidata da Andrea Orcel ha comunicato di aver acquisito da Alpha International Holdings, controllata interamente da Alpha Services, il 90,1% di Alpha Bank Romania in cambio del 9,9% del capitale sociale della controllata rumena UniCredit Bank S.A. e di circa 255 milioni di euro in contanti.
L'operazione odierna rientra nella partnership strategica tra UniCredit e Alpha Services and Holdings siglata il 23 ottobre dello scorso anno e l'integrazione sarà completata con la fusione per incorporazione di Alpha Bank Romania in UniCredit Bank S.A. L'operazione dovrebbe concludersi nella seconda parte del 2025.
Per UniCredit l'acquisizione rappresenta un passo decisivo nella partnership strategica con Alpha, permettendo alla banca milanese di rafforzare ulteriormente la presenza in Romania a beneficio dei clienti e degli stakeholder. L'obiettivo della fusione sarà quello di aumentare il sostegno ai privati, alle PMI e alle comunità locali.
L'unione di UniCredit Romania e Alpha Bank Romania proietterà il Gruppo UniCredit al terzo posto nel mercato rumeno, con una quota di mercato combinata di circa il 12% in termini di attività totali. Dopo il completamento della fusione, Alpha manterrà la sua presenza di lunga data nel Paese mantenendo il 9,9% di UniCredit Bank S.A.
Azioni UniCredit: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni nella seduta odierna. Con volumi pari alla media giornaliera mensile, è stato un inizio di settimana all'insegna degli acquisti per il titolo UniCredit con le quotazioni che, con un rialzo dello 0,6%, hanno chiuso le contrattazioni in area 42,35 euro.
Con una struttura grafica che si è rafforzata sul finire della scorsa ottava, con le quotazioni che si sono spinte sui massimi degli ultimi decenni, le attese sono di una continuazione del trend rialzista di fondo. In questo caso i prossimi obiettivi sono posizionati sui 43,5 euro e successivamente la soglia dei 45 euro.
L'eventuale superamento di queste ultime aree dovrebbe aprire la strada per ulteriori accelerazioni fin verso i 50 euro, livelli che l'azione non vede dal giugno del 2011. In questo contesto eventuali prese di beneficio verso i 40 euro, minimi dello scorso mese di ottobre e dove transita l'indicatore daily del Supertrend, potrebbe rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita dei 40 euro dovrebbe aprire la strada ad una fase correttiva più marcata, con un primo obiettivo la media mobile a 50 giorni in area 38,7 euro e a seguire i 37,40 euro. Nel caso in cui anche questi supporti dovessero essere persi, si avrebbe una continuazione delle vendite prima verso i 36 euro e successivamente in direzione dei 35,30-35,20 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 16 agosto.
Fondamentale nel caso diventerà la tenuta di questi ultimi sostegni, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, per evitare un pericoloso indebolimento del quadro grafico con nuovi target i 32,5 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ascendente che parte dai minimi di settembre dello scorso anno.
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