In una giornata contrassegnata da una nuova serie di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di seduta in leggero territorio positivo sui mercati azionari europei. Con il focus rivolto tutto alle elezioni Presidenziali USA, in programma tra 24 ore, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 34.750 punti.
Dal punto di vista operativo una conferma dei prezzi sopra i 34.500 punti, dovrebbe far proseguire gli acquisti verso le forti resistenze in area 35.000 punti. Al contrario la violazione dei 34.000 punti andrebbe ad indebolire il quadro grafico, con prossimi sostegni in area 33.800-33.750 punti e a seguire i 33.500-33.550 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo ENI, che in queste ore ha concluso la cessione di alcuni asset. Andiamo a scoprire di chi si tratta.
ENI: completa cessione asset in Alaska
Prima dell'apertura delle contrattazioni della nuova ottava di Borsa, ENI comunicato di aver raggiunto un accordo per la cessione del 100% degli assets di Nikaitchuq e Oooguruk, detenuti in Alaska, a Hilcorp, per un valore che si dovrebbe avvicinare al miliardo di euro. L'operazione odierna si inquadra all'interno della strategia presente all'interno del Piano industriale del cane a sei zampe, rivolto all'ottimizzazione delle attività upstream tramite un ribilanciamento del proprio portafoglio e la dismissione di asset no core.
Con la cessione degli asset in Alaska, il Gruppo guidato da Claudio Descalzi continuerà ad essere presente oltreoceano nelle attività upstream del Golfo del Messico e nei progetti legati alla transizione energetica nei settori delle energie rinnovabili, dei biocarburanti e dell'energia da fusione magnetica. L'operazione odierna segue l'accordo raggiunto nelle settimane passate per la vendita del 25% di Enilive a KKR, per una cifra vicina ai 3 miliardi di euro.
Ricordiamo che nell'ambito della struttura finanziaria di ENI a supporto della propria strategia di crescita, il Gruppo si è impegnato a raggiungere entrate nette di portafoglio pari a 8 miliardi di euro nel corso del Piano 2024-27. Considerando le operazioni già chiuse e quelle ancora in corso, la società prevede di raggiungere questo obiettivo entro la fine del 2025, anticipando di 2 anni quanto dichiarato ad inizio anno.
Nel dettaglio i proventi deriveranno da tre fonti principali: l'ottimizzazione del portafoglio Upstream, la diluizione delle partecipazioni azionarie elevate nelle scoperte esplorative e l'ingresso in nuovi bacini di capitale tramite la strategia satellitare del Gruppo per sostenere la crescita dei suoi business legati alla transizione, confermando allo stesso tempo i progressi nella creazione di valore.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire le attese sul titolo nel breve e medio periodo. E' stata una settimana all'insegna della debolezza quella passata per il titolo ENI che, con una perdita del 2,73%, ha chiuso le contrattazioni in area 14,03 euro.
Dal punto di vista operativo fondamentale sarà nel breve periodo la la tenuta dei 14 euro, per evitare una continuazione delle vendite in direzione dei 13,80 euro e successivamente verso i 13,5 euro, che rappresentano i minimi dell'anno in corso e nelle cui vicinanze troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend.
Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di questi sostegni, si avrebbe un deciso indebolimento del quadro grafico con possibili nuove discese prima verso i 13,30 euro ed in seguito in direzione dei minimi degli ultimi 16 mesi situati sui 13 euro.
Al contrario solo con il superamento dei 14,45-14,55 euro, che rappresentano i massimi degli ultimi due mesi e dove troviamo la media mobile a 200 giorni, che si avrebbe un primo segnale di forza con un primo obiettivo situato sui 14,75 euro e a seguire i 14,85 euro.
Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle si avrebbe una continuazione degli acquisti in direzione dei 15 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 16 maggio, ed i seguito i 15,25 euro. Sarà solo superanto queste ultime aree resistenziali che aumenterebbero per l'azione le chance di andare a mettere sotto pressione i massimi annuali in area 15,80 euro.
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