Uber Technologies ha realizzato una partnership con Motional per lanciare il suo primo servizio di robotaxi a Las Vegas. L'accordo avrà una durata di 10 anni e mette insieme il robotaxi IONIQ 5 completamente elettrico di Motional con la piattaforma di ride-hailing e consegna di Uber. Non si tratta del primo accordo tra le due società, visto che lo scorso anno era stata siglata un'alleanza per testare un servizio di consegna cibo sempre basato sulle auto a guida autonoma a Santa Monica, in California.
Motional è una joint venture di guida autonoma realizzata tra Hyundai Motor e Aptive. Nel tempo "ha dimostrato di essere un leader del settore, facendo progredire costantemente e in sicurezza la tecnologia autonoma verso un futuro senza conducente", ha dichiarato Noah Zych, responsabile globale della mobilità autonoma e della consegna di Uber.
Uber: ecco come funziona il servizio di guida autonoma
Come funziona il servizio? Quando si prenota una corsa tramite l'app di Uber, il sistema, se disponibile, proporrà anche la possibilità di utilizzare veicolo autonomo di Motional. Il servizio per ora è limitato alla città di Las Vegas ma, secondo quanto annunciato dalle società, punta ad espandersi fino a Los Angeles.
Dopo che due anni fa ha venduto la sua divisione di veicoli autonomi alla startup Aurora Innovation, per Uber questo accordo è particolarmente importante.
Secondo i ben informati, Apple avrebbe ridimensionato il proprio piano di guida autonoma e fatto slittare al 2026 l'introduzione del primo modello nel mercato. Tutto ciò arriva dopo anni in cui il colosso degli iPhone ha cercato con scarso successo un partner per la piattaforma delle auto elettriche. Nel frattempo, Ford e Volkswagen, che avevano supportato Argo AI, promettente sviluppatore di tecnologia per auto a guida autonoma che ha raccolto miliardi di dollari, hanno mollato la presa a novembre dopo una perdita trimestrale della startup di 827 milioni di dollari.
Uber negli ultimi anni ha modificato la sua strategia sulla guida autonoma, puntando maggiormente sulla redditività e abbandonando le scommesse costose. In questo ambito, il gigante del ride-hailing ha evitato di sviluppare internamente la ricerca, ma si è affidato all'esterno attraverso partecipazioni nel settore.