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Riaprono le frontiere europee ma l'Italia mantiene la prudenza nonostante i drammatici dati sul turismo;
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Un'analisi di Morningstar evidenzia la possibilità di ripresa, ma non nel breve termine;
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Morgan Stanley individua 5 azioni del comparto turistico e del tempo libero che hanno grandi potenzialità di crescita.
L'Europa riapre le frontiere a 15 Nazioni. È quasi tempo di vacanze e un'economia tramortita dal Coronavirus non può permettersi di perdere altri introiti provenienti dall'estero. Soprattutto in relazione a quei Paesi che fanno del turismo una fonte importante di reddito.
L'Italia per il momento rimane fuori. Il pericolo che si verifichi ciò che accadde all'inizio della pandemia, quando dalla Cina arrivavano nel nostro Paese per via traverse, invita le Autorità italiane alla prudenza. Eppure il turismo rappresenta il 13% del PIL del Belpaese. Il problema è che l'assenza di turisti comincia a pesare. Con le frontiere chiuse soprattutto agli americani, Coldiretti stima una perdita settoriale di 1,8 miliardi. E da un recente sondaggio di Risposte Turismo emerge che l'89% delle marine prevede che il 2020 si chiuderà con cali di traffico e solo il 32,9% spera in una crescita della domanda durante l'estate.
Turismo: quando arriverà la piena ripresa?
Italia a parte, il turismo sarà in grado di riprendersi al punto che anche le azioni quotate in Borsa del settore ne possano beneficiare? Secondo Mornignstar le gravi perdite che si sono registrate nel comparto sui mercati finanziari possono rappresentare una buona occasione per comprare a prezzi di saldo. Basti pensare che negli USA, dall'inizio del 2020, i titoli dei viaggi hanno perso in media il 38% contro un calo del solo 3,3% del paniere Moningstar Total US Market Mentre le prenotazioni negli alberghi sono in caduta del 65% alla fine di marzo.
Questo la direbbe lunga sulla situazione. Però qualche bagliore di luce comincia a vedersi, almeno a sentire le strutture che vedono crescere lentamente le richieste dopo una valanga di disdette nel mese di aprile, in piena fase pandemica.
Secondo gli esperti nel breve il settore continuerà a soffrire, esattamente come è sempre avvenuto dopo ogni shock finanziario. Un esempio su tutti è stato l'attacco terroristico alla Torri Gemelle, a cui è conseguito un calo notevole dei viaggi per un certo periodo di tempo.
Nel lungo termine però tutto cambia, perché inevitabilmente la situazione torna alla normalità e la piena ripresa avviene di default. La tempistica normalmente richiede 3 o 4 anni, ma nella fattispecie del Covid-19, molto dipende da quando la pandemia a livello mondiale riuscirà ad essere gestita a dall'arrivo in tempi ragionevoli di un vaccino che debelli definitivamente la mala bestia.
Chi vince e chi perde dalla crisi del turismo?
A giudizio degli analisti di Morningstar le compagnie di viaggio più piccole soffriranno maggiormente la competizione dei grandi gruppi che saranno più attrezzati a gestire l'emergenza. Per questo potrebbero essere spinte a offrire maggiore valore ai loro clienti con il rischio di finire fuori pista per l'assenza di margini di guadagno. In una situazione siffatta si creerebbero altresì parecchi ostacoli all'entrata per nuovi competitor soprattutto nella gestione dei sistemi informatici per la prenotazione della biglietteria aerea, degli hotel e delle auto a noleggio.
Turismo e tempo libero: su quali titoli investire?
A questo punto gli investitori si chiedono se vale la pena puntare sulle azioni del settore e su quali in particolare. Un'analisi di Morgan Stanley ha individuato 5 titoli del comparto turistico e del tempo libero che hanno subito gravi perdite nel 2020 e che a giudizio degli specialisti sono in questo momento molto sottovalutati. Ecco quali:
Sodexo. Multinazionale operante nel settore della ristorazione e dei servizi integrati alle imprese. Quotata nelle Borse di Parigi e Francoforte, con una capitalizzazione di mercato di 8,6 miliardi di euro e un price/earnings di 12,6. Dall'inizio dell'anno le perdite azionarie sono state del 45%, ma per la casa d'affari americana vi è un potenziale di crescita del 55% dalle quotazioni attuali, con un prezzo obiettivo di 90 euro.
GVC Holdings. Società britannica di scommesse e giochi d'azzardo sportivi. Quotata a Londra, capitalizza circa 4,4 miliardi di sterline e presenta un price/earning di 12. Nel 2020 ha perso il 16% ma il target price a 1.100 sterline comporta un rialzo del 48% rispetto al valore attuale di Borsa.
Edenred. Multinazionale operante nel settore dei servizi per le imprese, per il settore pubblico e per i privati, soprattutto nell'ambito della ristorazione. Quotata a Parigi, Londra e Francoforte. Dal -17% di quest'anno il titolo azionario avrebbe secondo gli esperti, margine di risalita fino a 40 euro, ossia +4% rispetto ai prezzi del momento. La capitalizzazione dell'azienda è di 9,4 miliardi di euro e tratta con un price/earnings di 26,6.
William Hill. Uno dei maggiori bookmaker in Italia e nel Regno Unito. Fa parte del listino azionario londinese e capitalizza attualmente 1,1 miliardi di sterline con un price/earnings di 12. Dal primo gennaio 2020 la performance del titolo in Borsa è stata del -34%, ma ci starebbe addirittura possibilità di rialzo del 59%, con target price a 195 sterline.
SSP Group plc. Multinazionale britannica che gestisce come concessionaria oltre 2800 unità di ristorazione e vendita al dettaglio in oltre 180 aeroporti e 300 stazioni ferroviarie in 35 Paesi. Quotato a Londra, il titolo capitalizza 1,4 miliardi di sterline e ha un price/earnings di 11. Anche in questo caso le azioni hanno una grande potenzialità di crescita rispetto alla quotazione attuale che ha risentito di un crollo del 60% dall'inizio dell'anno. Infatti Morgan Stanley vede un prezzo obiettivo a 400 sterline, superiore del 53% in rapporto al valore del momento.