TSMC ha battuto le attese su fatturato e utile del quarto trimestre grazie alla forte domanda di chip AI nel bel mezzo del boom dell’intelligenza artificiale. Nel dettaglio, i ricavi netti dell’azienda sono stati pari a 868,46 miliardi di dollari taiwanesi (26,36 miliardi di dollari), contro gli 850,08 miliardi di dollari taiwanesi previsti, in crescita del 38,8% a/a. L'azienda aveva previsto un fatturato compreso tra 26,1 e 26,9 miliardi di dollari USA.
L’utile netto è cresciuto del 57% anno su anno a 374,68 miliardi di dollari taiwanesi, contro i 366,61 miliardi di dollari taiwanesi attesi dagli analisti (dati LSEG).
La tecnologia di calcolo ad alte prestazioni di TSMC (HPC), che comprende l'intelligenza artificiale e le applicazioni 5G, ha guidato le vendite nel periodo, contribuendo al 53% del fatturato. Il fatturato HPC è aumentato del 19% rispetto al trimestre precedente.
La scorsa settimana l'azienda di Taiwan ha reso noto per la prima volta il fatturato di dicembre, che ha portato il totale annuale a 2.900 miliardi di dollari taiwanesi, un anno da record per le vendite da quando l'azienda è stata quotata in Borsa nel 1994.
Tuttavia, TSMC deve anche affrontare alcune criticità quest’anno, a causa dei controlli sulle esportazioni statunitensi in Cina e dell'incertezza sulla politica commerciale del presidente eletto Donald Trump, che ha minacciato di imporre ampi dazi e ha accusato Taiwan di “rubare” il business dei chip negli USA. In questo contesto, vediamo ora il quadro tecnico e l’operatività.
Azioni TSMC: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni TSMC sono impostate al rialzo nel breve termine, in particolare dai minimi registrati in area 133 dollari nella prima decade di agosto scorso. I prezzi hanno ripreso forza da area 200 dollari, poco al di sopra del supporto dinamico espresso dalla linea di tendenza che collega i minimi di agosto e novembre 2024, ora transitante a 195 dollari.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali osservati mostrano una fase di potenziale rialzo che potrebbe estendersi fino a metà febbraio, seguita da una possibile fase di debolezza fino alla fine della prima decade di marzo.
A livello operativo, si potrebbero attendere segnali di forza in area 200-195 dollari prima di valutare strategie "long". In tal caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo la resistenza orizzontale a 212,80 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto in area 222,40 dollari, successivo ostacolo che conta i massimi segnati il 6 gennaio scorso.
Per i compratori, nel breve termine sarà fondamentale la tenuta del livello dinamico precedentemente evidenziato transitante a 195 dollari. La violazione di questo supporto potrebbe infatti portare a un proseguimento delle vendite fino al successivo sostegno a 178 dollari, livello lasciato in eredità dai minimi di novembre 2024.
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