Dopo un'apertura all'insegna della cautela sono tornati ad indebolirsi i principali mercati azionari europei che pagano alcuni deludenti dati macro avviandosi a terminare l'ottava all'insegna delle vendite. Per quanto riguarda il nostro FTSE Mib, si arresta il recupero che si era innescato nelle ultime giornate con le quotazioni che sono tornate sotto l'area dei 26.650-26.600 punti.
Una conferma sotto questi livelli tornerebbe ad indebolire la struttura grafica del principale indice di Borsa Italiana, aprendo le porte a discese verso i 26.300-26.250 punti e, a seguire, la soglia psicologica 26.000 punti. Tra i titoli che oggi risultano in difficoltà a Piazza Affari troviamo Salvatore Ferragamo, i cui conti del 2021 non hanno avuto riscontri positivi da parte del mercato.
Azioni Salvatore Ferragamo: i risultati del 2021
Salvatore Ferragamo ha chiuso il 2021 con un fatturato di 1,1 miliardi di euro, in aumento del 29,6% sul 2020. Nel solo quarto trimestre le vendite sono salite del 20,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tutte le principali categorie di prodotto hanno registrato un significativo incremento delle entrate se rapportate al precedente esercizio, con le calzature e la pelletteria che rappresentano rispettivamente il 43% ed il 44% delle vendite totali.
Per quanto riguarda i diversi canali di vendita, il retail ha registrato ricavi in aumento del 30,2%, mentre l'e-commerce diretto ha segnato il +41,3%. Il wholesale ha riportato fatturato in aumento del 28,6% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Azioni Salvatore Ferragamo: analisi tecnica e strategie operative
Il rally a cui avevamo assistito lo scorso anno e che aveva spinto i prezzi delle azioni Salvatore Ferragamo oltre la soglia dei 23 euro, sembrava potesse rappresentare quel cambio di passo che si stava aspettando da alcuni anni. La correzione partita a gennaio ha riportato i prezzi non solo sotto la soglia dei 20 euro (ex massimi del 2021) ma li ha spinti con forti volumi verso l'area dei 18 euro.
Nel breve periodo, sarà importante la tenuta di questi livelli per evitare una continuazione della fase correttiva che avrebbe un prossimo target ribassista sui 17,30 euro e a seguire 17 euro. Al contrario un segnale di forza arriverebbe con il breakout dei massimi settimanali posti sui 19,50 euro, oltre i quali si potrebbe avere un test sulla soglia dei 20 euro. Solo con l'eventuale superamento di tale zona il titolo metterebbe da parte la fase correttiva attuale.