È una Piazza Affari che non invia al momento segnali di debolezza e con un'ottima forza relativa si sta avviando a chiudere un'altra seduta all'insegna degli acquisti. Nello specifico, il FTSE Mib ha superato la trendline ribassista partita dai massimi degli ultimi 13 anni, portandosi in direzione dell'area dei 27.500 punti.
Nel breve periodo, è possibile attendersi una fase di consolidamento prima di una ripresa del trend ascendente che avrebbe un prossimo target sui 27.750-27800 punti. Tra i titoli che nella giornata odierna erano tra gli osservati speciali troviamo Ferrari, chiamata al test dei dati del 2021 che hanno visto numeri record.
Azioni Ferrari: i risultati del 2021
Nonostante la pandemia e la crisi dei semiconduttori, la società del cavallino rampante ha comunicato numeri sopra le attes, dimostrando la forza del modello di business messo in campo dal management. Nello specifico, la società ha registrato un EBITDA di oltre 1,5 miliardi di euro, in aumento del 34% rispetto all'anno precedente e del 20,6% sul 2019, con un margine EBITDA pari al 35,9%.
Le consegne totali si sono attestate a 11.155 unità, in crescita del 22,3% rispetto al 2020 e del 10,1% rispetto al 2019, con una forte crescita in tutto il mondo ma soprattutto in Cina e Stati Uniti. I ricavi netti hanno sfiorato quota 4,3 miliardi di euro, segnando un +23,4% a/a e un +13,4% sul 2019. Per quanto riguarda l'utile netto, questo si è moltiplicato per quattro volte, passando da 217 a 833 milioni di euro. Il free cash flow industriale si è attestato a 642 milioni.
Azioni Ferrari: analisi tecnica e strategie operative
La lunga fase correttiva innescatasi nella seconda parte del mese di novembre 2021 e partita dai massimi di sempre ha riportato le azioni Ferrari ad avvicinare i forti supporti in area 192-193 euro. Il movimento a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni di gennaio, che sta spingendo nella seduta odierna i prezzi verso la soglia dei 210 euro, è leggibile come un normale rimbalzo tecnico.
Dal punto di vista operativo sarà solo con il ritorno oltre i 215 euro che il titolo invierebbe un segnale di positività, con un primo target rialzista sui 220 euro. L'eventuale breakout di questi livelli tornerebbe a rafforzare il quadro grafico con possibili allunghi verso i 235 euro.
Al contrario, discese sotto i 197 euro farebbero riprendere il trend correttivo andando a mettere sotto pressione i forti sostegni in area 193-192 euro. A quel punto sarà importante la tenuta di queste zone per evitare una continuazione delle vendite che avrebbero un ulteriore target ribassista sui 176 euro.