I timori che i forti rialzi dei tassi di interesse da parte delle varie banche centrali possano spingere l'economia globale in recessione, indeboliscono i principali mercati azionari del Vecchio Continente che si avviano a chiudere la settimana in deciso territorio negativo e sui minimi intra. In questo rinnovato clima di risk-off il Ftse Mib si avvicina alla soglia dei 21.000 punti, livelli che se persi aprirebbero le porte per un ritorno sui minimi di periodo situati nei pressi dei 20.450-20.500 punti.
Tra i temi da seguire a Milano ancora una volta troviamo Telecom Italia (Tim), che vede allungarsi i tempi dell'offerta sulla rete fissa. Andiamo a vedere le ultime novità in merito.
Tim: il nuovo Governo si occuperà della rete?
Il 24 settembre 2022 era la scadenza fissata da quel memorandum d'intesa, siglato lo scorso maggio tra Tim, Cdp, Open Fiber, Macquerie e Kkr, per l'offerta da parte di Cdp e Open Fiber su NetCo, la rete fissa di Tim.
La caduta del Governo Draghi e le elezioni politiche hanno cambiato sia lo scenario che i tempi, che ora potrebbero allungarsi di qualche mese per permettere al nuovo Governo di essere pienamente operativo. Ma oltre allo slittamento dell'offerta, sono molti i nodi da sciogliere e tra questi troviamo la valorizzazione dell'asset messo in vendita da Tim.
Infatti se da una parte l'offerta di Cassa Depositi e Prestiti valuta la rete di Tim tra i 15 e i 17 miliardi di euro, Vivendi punta ad ottenere dalla vendita di questo asset non meno di 30 miliardi di euro. In questo scenario ricco di incertezza non sorprende vedere il titolo oggetto di rinnovate vendite, con le quotazioni che si avvicinano ai minimi di sempre.
Azioni Tim: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sul titolo nel breve e medio periodo. Non si arresta il trend ribasissta presente sul titolo Telecom, i cui prezzi rimangono sempre vicini ai minimi di sempre posti in area 0,176 euro. Le attese sono per un nuovo test su questi livelli che in caso di rottura aprirebbero le porte ad una continuazione delle vendite fin verso gli 0,15 euro.
In questo quadro generale eventuali rimbalzi che potrebbero riportare l'azione verso la soglia degli 0,20 euro, rappresenterebbero delle nuove occasioni per aprire posizioni ribassiste.
Al contrario un primo segnale di positività si avrebbe solo con il superamento dei massimi mensili situati in area 0,215 euro, con primissimi target situati sugli 0,225 euro e successivamente la soglia degli 0,245-0,25 euro. Sarà solo dinanzi ad un eventuale breakout di queste aree resistenziali che si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi fin verso gli 0,27 euro.
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