I dati superiori alle attese arrivati dall'inflazione statunitense indeboliscono i listini europei che hanno chiuso la settimana in ribasso sui timori crescenti di una Federal Reserve aggressiva in tema di tassi di interesse. In questo contesto il Ftse Mib ha terminato di poco sotto l'importante soglia dei 27.000 punti.
Dal punto di vista opertivo una discesa sotto i 26.850 punti, dove transita l'inducatore daily del Supertrend, andrebbe ad indebolire il quadro grafico con possibile prosecuzione delle vendire in direzione dei 26.750 punti e a seguire i 26.550-26.500 punti. Tra i titolo che a Piazza Affari si mettono in evidenza troviamo Tim, con il Cda che risponde all'offerta di KKR sulla Rete. Andiamo a vedere i dettagli.
Tim: offerta KKR su rete da migliorare
Nella giornata odierna si è riunito il Consiglio di amministrazione di TIM che aveva all'ordine del giorno l'esame dell’offerta non vincolante da 20 miliardi di euro, presentata da KKR il 1° febbraio 2023 e riguardante la Rete, inclusi gli asset e le attività di FiberCop nonché la partecipazione in Sparkle. Alla luce delle informazioni ricevute, il Cda da una parte ha apprezzato l’interesse mostrato dal fondo americano ma dall'altra ha rilevato che il prezzo offerto non riflette pienamente il valore dell’asset e le aspettative da parte dell'azienda telefonica italiana. Su queste basi e per favorire un ulteriore esame dell'asset, il Cda ha deliberato di mettere a disposizione di KKR, in via non esclusiva, alcuni specifici elementi informativi con l’obiettivo di ricevere un’offerta migliorativa entro il termine del 31 marzo 2023.
Nel frattempo l'azienda da una parte continuerà a perseguire gli obiettivi strategici, definiti in occasione del Capital Market Day il 7 luglio scorso, e dall'altra lascia la porta aperta per eventuali offerte che potranno arrivare da altri soggetti interessati alla rete.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
È una seduta volatile ma in territorio positivo questa attuale per il titolo Tim, con le quotazioni che si confermano oltre la soglia degli 0,30 euro. Nel breve termine non cambiano le attese rispetto agli ultimi aggiornamenti e che vedono, grazie ad una forza relativa che si conferma sui massimi di periodo, una prosecuzione del movimento ascendente in direzione dei massimi della scorsa settimana situati sugli 0,318 euro e a seguire verso gli 0,325 euro. Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si dovrebbero avere ulteriori apprezzamenti dei corsi in direzione degli 0,35 euro e successivamente spingersi verso i top toccati lo scorso anno in area 0,365 euro. In questo quadro generale eventuali correzioni in direzione degli 0,28-0,29 euro potrebbero essere lette come delle occasioni di acquisto.
Al contrario, primi segnali di leggera debolezza si avrebbero solo con la perdita degli 0,28 euro, che rappresentano i minimi delle ultime quattro ottave. Una discesa sotto tali livelli aprirebbe infatti le porte per una chiusura del gap up formatosi il 2 febbraio 2023 nei pressi degli 0,268 euro. Fondamentale nel caso sarà la tenuta di questi sostegni, nelle cui vicinanze troviamo l'indicatore daily del Supertrend, per evitare un pericoloso indebolimento del trend primario che a quel punto riportarebbe i corsi in direzione degli ex massimi di novembre 2022 sulla soglia degli 0,25 euro.
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