Tesla è stata al centro delle attenzioni degli operatori dei mercati finanziari negli ultimi giorni. Il colosso delle auto elettriche guidato dal miliardario Elon Musk ha recentemente comunicato i dati dell’ultimo trimestre. L’utile netto è risultato in calo del 24% anno su anno, a 2,51 miliardi di dollari.
L’utile GAAP per azione è stato pari a 0,73 dollari, in flessione del 23% su base annua. L’utile per azione su base adjusted si è attestato a 0,85 dollari per azione, in linea con le attese. Il fatturato di Tesla è risultati pari a 23,33 miliardi di dollari, rispetto ai 23,21 miliardi previsti dal consensus.
L’azienda prevede una produzione globale di 1,8 milioni di veicoli per l’anno in corso e stima inoltre ancora un ritmo di crescita delle consegne di auto di lungo periodo pari al 50%. Tesla ha tagliato i prezzi di alcuni dei suoi veicoli elettrici Model Y e 3 negli Stati Uniti, è la sesta volta che ha abbassato i prezzi negli USA quest’anno tra le preoccupazioni per l’effetto sui suoi margini di profitto.
La società guidata da Musk ha tagliato i prezzi della Model 3 di base negli Stati Uniti dell’11% quest’anno e quelli della Model Y di base del 20%. Tesla ha anche recentemente abbassato i prezzi in Europa, Israele e Singapore, Australia, Giappone e Corea del Sud, ampliando una campagna di sconti iniziata in Cina a gennaio di quest’anno per stimolare la domanda.
I tagli aggressivi dei prezzi si sono riflessi sui risultati trimestrali diffusi questa settimana da Tesla. La società ha registrato il margine lordo trimestrale più basso degli ultimi due anni, al di sotto delle stime, proprio a causa delle riduzioni dei prezzi in alcuni mercati, per stimolare la domanda e consolidare quote di mercato rispetto alla crescente concorrenza.
Il margine lordo è sceso al 19% nel periodo, al di sotto della soglia dell’obiettivo di quest’anno fissato almeno al 20%, mentre il margine operativo è diminuito all’11,4%, pur restano nettamente al di sopra di quelli dei rivali.
Musk ha affermato che verrà data priorità alla crescita delle vendite rispetto ai profitti, in un contesto macro che rimane debole e che rischia di frenare le vendite di veicoli. L'analista di Jefferies Philippe Houchois ha declassato il titolo a Hold da Buy e ha abbassato il suo obiettivo di prezzo a 185 da 230 dollari per azione. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare sul titolo secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica e strategie operative su Tesla
Il quadro grafico di Tesla è impostato al ribasso in Borsa, con le quotazioni che rimangono all’interno della fase lateral-ribassista in atto da metà febbraio, quando i prezzi testarono area 218 dollari, livelli che non si vedevano da novembre 2022.
La struttura tecnica favorirebbe l’implementazione di strategie short dai vicini livelli orizzontali, in particolare da area 164-165 dollari, minimi segnati a metà marzo. Eventuali operazioni in vendita potrebbero avere come primo obiettivo di profitto la zona compresa tra i 124 e i 123 dollari, mentre un target più ambizioso potrebbe essere identificato sui minimi di inizio anno in area 101-102 dollari.
Il quadro tecnico tornerebbe a favore dei compratori con la violazione della linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati il 16 febbraio e il 31 marzo, ora transitante a 199 dollari. In tal caso le forze rialziste potrebbero mirare alla successiva area di offerta a 264 dollari.
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