Dopo le vendite che hanno caratterizzato la giornata di ieri, la seduta odierna è all'insegna del rimbalzo sui principali mercati azionari del Vecchio Continente. A far registrare una delle migliori performance troviamo Piazza Affari, grazie alla forza che sta contrassegnando il settore oil&gas.
In questo contesto il FTSE Mib si porta in direzione dei 22.400 punti, anche se sarà solo con il breakout dei 22.500 punti che si avrebbe un segnale di positività. Tra i titoli sotto osservazione troviamo Tenaris, il cui movimento odierno potrebbe farlo entrare nel nostro portafoglio Long e Short. Andiamo a vedere i motivi che ci stanno spingendo a metterlo sotto osservazione.
Tenaris: promossa da Kepler Cheuvreaux
A riportare la liquidità sul settore petrolifero, con il WTI che rivede la soglia dei 91 dollari al barile, sono state le dichiarazioni del ministro dell’energia saudita, secondo il quale l’OPEC+ potrebbe tagliare la produzione in quanto la mancanza di liquidità sta distorcendo il mercato finanziario rispetto a quello fisico, non rispecchiando di conseguenza i fondamentali.
In questo contesto tra i titoli che si stanno mettendo in luce troviamo Tenaris, che sfrutta anche la promozione arrivata in queste ore da parte di Kepler Cheuvreux. Gli analisti hanno infatti confermato la valutazione "buy" sull'azione, con un target price rivisto al rialzo dai precedenti 21 euro agli attuali 22,5 euro. Nel dettaglio il consensus degli analisti sul titolo vede quasi il 78% orientato all'acquisto, mentre l'11% è hold ed il rimanente 11% consiglia di vendere.
Azioni Tenaris: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere l'impostazione di breve e medio periodo sul titolo. Il rally odierno, che sta dando seguito a quel recupero innescatosi il 6 luglio dai minimi di periodo posti sulla soglia degli 11 euro, sta spingendo i prezzi a rompere al rialzo non solo le prime resistenze poste sui 13,60 euro, ma anche la trendline ribassista che parte dai massimi di maggio 2022 in area 16,20-16,30 euro.
Nel breve periodo una conferma oltre i 13,60 euro dovrebbe spingere l'azione verso la soglia dei 14 euro, dove verrebbe chiuso il gap ribassista del 16 giugno, e successivamente in direzione dei 14,80 euro. Nel caso in cui anche quest'ultime aree dovessero essere lasciate alle spalle, si aprirebbero le porte per un ritorno sui massimi di periodo.
Al contrario, discese sotto i 13,60 euro verrebbero lette negativamente dal mercato, con possibili affondi ribassisti in direzione dei minimi di ieri in area 12,60 euro. L'eventuale rottura di questi livelli, dove transita la trendline rialzista che parte dai minimi di luglio 2022, andrebbe ad indebolire il quadro grafico con ulteriori vendite verso l'area dei 12,30 euro, dove peraltro transita l'indicatore del supertrend.
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