Stock picking e selezione dei titoli da valutare con il ROE | Investire.biz

Stock picking e selezione dei titoli da valutare con il ROE

16 set 2022 - 14:30

23 gen 2023 - 09:11

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L'articolo descrive la fase quantitativa di selezione di titoli adottati dalla Jensen Investment Management, basata sulla creazione di valore stabile.

L’obiettivo di questo articolo è illustrare un approccio allo stock picking adottato dalla Jensen Investment Management basato sull’idea di crescita di valore stabile attraverso l’analisi del differenziale ROE-COE, per cercare di scovare titoli “undervalued“ da “Buy and Hold” in portafoglio .

In questo articolo si descrive solo la prima parte del metodo, cioè la ricerca dei titoli che hanno registrato un ROE con certe caratteristiche (sulla linea del suddetto metodo) dal 2012 al 2021 (nota n.1, vedi ultimo paragrafo).

Successivamente, è stato scelto un solo titolo come esempio e calcolato per ciascuno anno corrispondente il relativo Costo del Equity stimato con il CAPM. Infine, lo spread tra ROE e COE è stato usato come variabile discriminante per individuare se l’azienda ha creato valore nell’arco di tempo considerato e quindi potenzialmente oggetto di ulteriore analisi .

Successivamente, è stato scelto un solo titolo come esempio e calcolato per ciascuno anno corrispondente il relativo Costo del Equity stimato con il CAPM. Infine, lo spread tra ROE e COE è stato usato come variabile discriminante per individuare se l’azienda ha creato valore nell’arco di tempo considerato e quindi potenzialmente oggetto di ulteriore analisi.

 

 

Descrizione strategia di stock picking secondo il metodo Jensen IM: ROE, COE e creazione di valore

La Jensen Investment Management nel corso degli anni ha sviluppato, un metodo a vari step (nota n.2) che gli consente di individuare efficacemente dei titoli potenzialmente ad alto tasso di crescita del valore intrinseco.

La fase quantitativa di tale metodologia considera alcuni indicatori fondamentali dell’azienda, che sono risultati predittivi di tale tipologie di aziende e quindi hanno elevate probabilità che il prezzo del titolo si apprezzi.

Queste grandezze sono il Return of equity e Cost of equity (nota n.3) e il relativo spread tra di essi (nota n.4) .

In particolare, dalle ricerche l’Hedge Fund individua un valore cut-off pari al 15% del ROE, che dev’ essere raggiunto consecutivamente e deve essere consistente nel tempo.

L’altra grandezza da considerare è il Costo dell’Equity stimato (nota n.5), con il CAPM o altro metodo di stima. A riguardo della stima del COE come termine di comparazione con il ROE ci sono due possibili approcci:

1) si calcola il suo valore per ciascun titolo anno per anno;

2) si fissa un livello del COE uguale per tutte le imprese.

Nel primo approccio, il vantaggio evidente è che il COE è più accurato dato che esso riflette le caratteristiche proprie dell’impresa, come business di appartenenza o struttura finanziaria. Per contro, è dispendioso se il calcolo va fatto su numero di imprese è elevato.

Il secondo metodo, è semplice e più facile da attuare in cui si assume che tutti i titoli hanno lo stesso rischio anche se questo non rispecchia la moderna teoria finanziaria. Infatti, tale soluzione sottovaluta il rischio per titoli rischiosi e sopravaluta quelle con rischio più basso.

Nella sua metodologia Jensen Investment sceglie, sulla base di proprie ricerche (nota n.6), un valore del COE del 15% come misura di comparazione con il ROE ritenuto valore “di sicurezza” e quindi più selettivo.

 

 

Risultati

Elaborando il dataset ottenuto filtrando i critieri descritti nel paragrafo precedente, nella Tab. 1 si nota un valore mediano sostanzialmente stabile negli anni, mentre la dispersione rispetto alla media risulta alta negli anni con un picco di circa 81% nel 2016.

 

Tab. 1 Statistica descrittiva del ROE

 

2021

2020

2019

2018

2017

2016

2015

2014

2013

2012

Max

448,59%

213,23%

172,14%

157,75%

479,00%

799,77%

194,46%

189,54%

135,28%

128,78%

Min

16,13%

16,30%

17,96%

15,59%

16,09%

15,57%

15,12%

15,63%

15,60%

15,04%

Media

46,87%

37,87%

40,38%

39,63%

39,29%

44,49%

36,35%

35,84%

31,94%

33,14%

Mediana

35,02%

28,96%

31,72%

32,97%

30,39%

30,92%

30,01%

28,68%

27,53%

26,54%

dev std

51,36%

29,92%

27,45%

22,74%

48,54%

81,21%

23,99%

25,72%

16,98%

20,23%

Dati elaborati dall’autore

 

Grafico 1: Trend del ROE mediano

Dati elaborati dall’autore

 

Nella seconda Tab. 2 si nota la concentrazione delle aziende tra le classi di larga e media capitalizzazione su un totale di 92 esse includono circa 86% del totale.Da notare che tra le mega capitalizzate rientrano solo 5 titoli : AAPL, MA, MSFT, PEP, UNH. e solo una nella Micro-Cap: la United Guardian Inc. (UG) operante nel “consumer packaged goods” con capitalizzazione di mercato intorno a 70M $.

Dalla classificazione per business di riferimento otteniamo che per il 44% dei settori di riferimento rientra una solo società, mentre quelle con il numero più rappresentato sono: Consumer Packaged Goods, Industrial Products con 9 titoli e a seguire Business services e Transportation & Logistic con 7.

 

Tab. 2 Titoli raggruppati per Capitalizzazione di Mercato

Titoli outperformed ROE> 15% per CAP

N

Mega Cap > 200 B$

5

Large Cap 10 B$ - 200 B$

57

Mid Cap 2-10 B$

22

Small Cap 300 M$-2B$

7

Micro Cap 50 M$-300 M$

1

Nano Cap <50 M$

0

Totale

92

Dati elaborati dall’autore

 

Tab. 3 Titoli raggrupatti per Settore di riferimento

Settore di riferimento

N

% sul totale

Advertising & Marketing Services

1

1,09%

Aerospace & Defense

2

2,17%

Agriculture

1

1,09%

Application Software

5

5,43%

Asset Management

4

4,35%

Autos

4

4,35%

Beverages - Alcoholic

1

1,09%

Beverages - Non-Alcoholic

2

2,17%

Brokers, Exchanges & Other

3

3,26%

Business Services

7

7,61%

Chemicals

4

4,35%

Computer Hardware

3

3,26%

Consulting

1

1,09%

Consumer Packaged Goods

9

9,78%

Credit Services

1

1,09%

Education

1

1,09%

Employment Services

1

1,09%

Engineering & Construction

1

1,09%

Farm & Construction Machinery

1

1,09%

Health Care Plans

1

1,09%

Health Care Providers

2

2,17%

Industrial Distribution

4

4,35%

Industrial Products

9

9,78%

Manufacturing - Apparel & Furniture

2

2,17%

Medical Devices

1

1,09%

Medical Instruments & Equipment

1

1,09%

Oil & Gas - Midstream

1

1,09%

Publishing

1

1,09%

REITs

1

1,09%

Retail - Apparel & Specialty

4

4,35%

Retail - Defensive

2

2,17%

Semiconductors

2

2,17%

Transportation & Logistics

7

7,61%

Travel & Leisure

2

2,17%

TOT

92

100,00%

Dati elaborati dall’autore

 

Tuttavia, un’ulteriore elemento di questa metodologia è valutare la consistenza del ROE, ossia la stabilità nel corso del tempo.

Per esempio, confrontando due titoli APPLE e CAMPBELL SOUP INC., rispetto al valore mediano del ROE si riscontra variabilità diversa. In tal caso, come suggerito da Jensen Investment Management, è preferibile a parità di altre condizioni (nota n.7) un ROE con bassa volatilità.

 

Tab. 4 Comparazione consistenza del ROE

Ticker

Market CAP (in million, USD)

Price (USD)

MEDIANA ROE 10Y

dev.std ROE 10Y

AAPL

2702929

167,23

40,40%

37,04%

CPB

15306

50,85

43,11%

20,69%

Dati elaborati dall’autore

 

La tecnica poi procede con il calcolo del COE come indicato nel paragrafo precedente.

In questo articolo, è stato adottato il primo metodo sul titolo CPB , quotato al NYSE e operante nel settore del food packing, attraverso il CAPM. I dati per pervernire a tale stima sono stati ottenuti da una seconda fonte (nota n.8). 

Per calcolare il leverage del titolo si è fatto riferimento al debito finanziario di breve e lungo a valori di bilancio riportati nel form 10-K della società, mentre l’Equity è stato calcolato come prezzo di chiusura al 31/12 x numero di azioni emesse a tale data.

I risultati ottenuti dimostrano che l’azienda ha creato valore per gli azionisti per tutto il periodo considerato. Infatti, il ROE per ciascun anno risulta superiore al corrispondente COE .

Un risultato che non dovrebbe sorprenderci dato che il titolo appartenente ad un settore non ciclico (Food Processing/Consumer Staples) la cui domanda di beni varia poco con l’andamento dell’economia.

 

Tab. 5 ROE vs COE per il titolo CPB

Years

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

COE(CPB)

6,47%

7,23%

7,67%

7,37%

6,36%

5,66%

7,83%

6,62%

3,98%

4,72%

ROE(CPB)

86,20%

37,90%

54,00%

48,40%

36,70%

53,90%

19,00%

19,00%

63,40%

31,80%

ROE-COE

79,73%

30,67%

46,33%

41,03%

30,34%

48,24%

11,17%

12,38%

59,42%

27,08%

Dati elaborati dall’autore

 

Grafico2: Trend COE Industry vs COE titolo

Dati elaborati dall’autore

 

 

Conclusioni

In sintesi abbiamo visto che il metodo utilizzato è abbastanza semplice e può essere facilmente anche usato dai singoli investitori come prima condizione per scremare i titoli. Inoltre, poiché è stato ideato da una società di consulenza con elevato expertise e conoscenza nel settore si è certi che abbia una sua efficacia.

Infine, l’investitore potrebbe anche adottare ulteriori condizioni di selezione in aggiunta: per esempio il settore di competenza, prezzo del titolo, a cui poi dovrebbe seguire un’analisi qualitativa e la relativa scelta del modello di valutazione della compagnia.

In generale, io suggerisco  il metodo di valutazione per flussi di cassa dell’Equity.

 

 

Note

1. Il database fornito dal provvider SimFin. https://simfin.com

2. “Return on Equity: A compelling case for investors” by Adam Calamar, CFA, Porfofolio Manager.

3. Descritto in ”Return on Equity: A compelling case for investors” e si basa su diversi step: il primo considera la selezione di titoli che hanno performato un ROE stabile e consistente maggiore o uguale al 15 % per 10 anni, ed in seguito la sua comparazione con il relativo Costo del capitale, stimato attraverso il CAPM. Gli altri step riguardano, l’analisi della compagnia in termini di vantaggio competitivo, struttura finanziaria, e business di operatività a cui segue poi l’analisi e valutazione del titolo con metodi fondamentali.

4. Il primo studio di rilievo a riguardo è “ Financial Strategy: Studies in the Creation, Transfer, and Destruction of Shareholder Value” by William E. Fruhan, Jr., dell’Universita di Harvad.

5. Il Costo dell’Equity è il tasso di rendimento richiesto dagli azionisti per investire nella compagnia rispetto ad un’ altro titolo con rischio simile.

 6. In cui risulta che solo il 5% del campione di 5000 titoli aveva un COE >= del 15 %. Per maggior dettagli “Return on Equity:A compelling Case for Investors” pag 9.

7. E senza tener conto di ulteriori analisi fondamentale sul titolo. Nota dell’autore.

8. I dati per la stima del CoE quali Beta, tasso di rendimento senza rischio e premio per il rischio di mercato sono stati usati quelli pubblicati sul sito http://www.damodaran.com dal Prof. Aswath Damodaran

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