Il titolo STMicroelectronics è attentamente monitorato dagli operatori dei mercati finanziari nelle ultime settimane. Secondo indiscrezioni di stampa, riportate in particolare da Bloomberg, la società italo-francese e GlobalFoundries, una delle principali foundry con 8 miliardi di dollari di fatturato atteso quest’anno, starebbero valutando la costruzione di una nuova fab in Francia, beneficiando dei fondi pubblici del ChipsAct da 45 miliardi di dollari.
Equita SIM ricorda che il target dell’UE è quello di raddoppiare la quota di mercato dell’Europa nella produzione di chip, dal 10% al 20%. Secondo gli esperti della SIM milanese, per STM l’investimento potrebbe servire a ridurre la dipendenza dalla foundry terze, principalmente TSMC, che oggi gli analisti stimano rappresentino circa il 20% delle vendite, seppur aumentando in tal modo la leva operativa e abbassando il ROCE (rendimento del capitale investito).
TSMC, la più grande società di semiconduttori al mondo, ha confermato una forte crescita per il 2022 e capex elevati anche nel prossimo anno. Durante l'assemblea dell’8 giugno scorso il presidente e CEO del colosso con sede a Taiwan, C.C. Wei, ha indicato una crescita dei ricavi per quest'anno del 30%, in linea con la guidance comunicata ad aprile, e un capex fra 40-44 miliardi di dollari, prevedendo anche per il prossimo anno un capex a oltre 40 miliardi di dollari.
Il CEO ha anche confermato un rallentamento della domanda legata a personal electronics compensata da una forte crescita per componenti xEV (per le auto ibride-elettriche) dove la domanda rimane ampiamente sopra l'offerta. Indicazioni che per Equita SIM sono di supporto per STMicroelectronis, che ha un'esposizione importante al tema xEV.
Vi è inoltre da segnalare che nel 2022 Apple (maggior cliente di STM) potrebbe mantenere la produzione di iPhone stabile rispetto allo scorso anno, contrariamente alle attese di un aumento dell'8% (240 milioni di unità totali). Gli analisti di Equita SIM hanno stimato che la revisione da parte della big tech USA potrebbe costare a STM un calo "di 100-150 milioni di dollari in termini di fatturato" rispetto ad una guidance 2022 di 14,8-15,3 miliardi di dollari. La SIM mantiene una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 42 euro.
Azioni STMicroelectronics: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di STMicroelectronics è evidentemente impostato al ribasso dai massimi registrati a novembre 2021 in area 46 euro, come si può facilmente notare dal pattern di massimi e minimi decrescenti tuttora in essere.
Nelle precedenti sedute di contrattazioni a Piazza Affari i corsi hanno violato il supporto orizzontale a 31,67 euro, sostegno lasciato in eredità dal minimo registrato il 7 marzo 2022 a 31,71 euro, evidenziando una netta predominanza dei venditori. Le forze ribassiste ora potrebbero mirare al prossimo supporto statico in area 28,30 euro.
Al contrario, un recupero dei 33,50 euro potrebbe permettere ai compratori di tornare al test dei 38,55 euro, massimi registrati a maggio 2022. Superata anche quest’area di offerta, i corsi potrebbero mirare successivamente in area 42 euro, in prossimità dell’importante massimo registrato a marzo scorso.
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