Stellantis ha annunciato di aver sottoscritto un accordo di riacquisto di azioni proprie per la seconda tranche del programma di buyback con una società di investimento per un importo massimo fino a 1 miliardo di euro, che prende le proprie decisioni di trading sulla tempistica degli acquisti indipendentemente da Stellantis.
Il programma di riacquisto di azioni proprie annunciato il 15 febbraio scorso è fino a 3 miliardi di euro (prezzo totale di acquisto esclusi i costi accessori). La seconda tranche del programma avrà inizio oggi, 23 maggio 2024, e terminerà non oltre il 30 agosto 2024.
La società intende annullare le azioni ordinarie acquisite attraverso il programma di riacquisto di azioni proprie da 3 miliardi di euro ad eccezione di una porzione fino a 0,5 miliardi di euro, che sarà utilizzata per futuri piani di azionariato per i dipendenti e piani di compenso basati su azioni.
Lo scopo, si legge in una nota dell’azienda, “è quello di promuovere i benefici offerti dall’ampliamento e dal rafforzamento della cultura della proprietà delle azioni da parte dei nostri team, allo stesso tempo evitando la diluizione degli attuali azionisti”.
Il riacquisto di azioni ordinarie sarà effettuato in base all’autorizzazione concessa dall’assemblea generale degli azionisti del 16 aprile scorso, fino a un massimo del 10% del capitale della società, o a qualsiasi autorizzazione rinnovata o estesa che sarà concessa in occasione di una futura assemblea generale. Il prezzo di acquisto per azione ordinaria non sarà superiore a un importo pari al 110% del prezzo di mercato delle azioni sul NYSE, Euronext Milano o Euronext Parigi, a seconda dei casi.
Il prezzo di mercato sarà calcolato come la media del prezzo più alto in ciascuno dei 5 giorni di negoziazione precedenti la data di acquisizione, come indicato nel listino ufficiale del NYSE, Euronext Milano o Parigi. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Il titolo Stellantis rimane all’interno di una tendenza ribassista, in particolare dai massimi registrati in area 27 euro a fine marzo scorso. Nelle ultime settimane i prezzi hanno reagito negativamente dopo il test della resistenza a 21,60 euro, riportandosi in area 20,50 euro.
Nel caso dovesse proseguire il recente movimento discendente, si potrebbero valutare strategie di matrice rialzista dai vicini supporti: il primo a 19,66 euro e il secondo a 19,15 euro, sostegni lasciati in eredità rispettivamente dai minimi dell’8 maggio e del 25 gennaio 2024.
Guardando la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati vedono una potenziale fase positiva che potrebbe estendersi fino alla fine della prima decade di giugno, seguita da una potenziale fase di debolezza fino a fine mese.
Posizioni in acquisto da area 19,66-19,15 euro avrebbero come primo obiettivo area 21,60 euro, mentre un target più ambizioso potrebbe essere localizzato a 23 euro. Il quadro tecnico muterebbe a favore dei venditori nel medio periodo con la violazione dei 19 euro, mossa che potrebbe trasportare i corsi al test dell’area di concentrazione di domanda a 16,80 euro.
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