Si prospetta un inizio di giornata in territorio negativo per i mercati azionari del Vecchio Continente, sul cui sentiment impatteranno i nuovi dazi del 25% sul settore automobilistico voluti dall'amministrazione Trump.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in ribasso di quasi l'1% in area 38.600 punti. Dal punto di vista operativo la perdita dei 39.0000 punti, dovrebbe spingere l'indice italiano in direzione dei prossimi supporti situati sui 38.500 punti e a seguire verso i 38.300-38.250 punti.
Tra i titoli da seguire a Piazza Affari troviamo Stellantis, che potrebbe subire forti contraccolpi dalle decisioni arrivate nella serata di ieri da Donald Trump.
Stellantis: arrivano i dazi del 25%
Con l'obiettivo di favorire il ritorno della produzione di auto oltreoceano, nella serata di ieri è arrivata la conferma dei dazi sul settore automobilistico da parte dell'amministrazione Trump. Questi saranno del 25% per le vetture straniere importate negli Stati Uniti e partiranno dal prossimo 2 aprile, quando scatteranno i dazi reciproci nei confronti di 15 Paesi.
Guardando ai numeri, quasi la metà di tutti i veicoli venduti negli Stati Uniti sono importati, cosi come il 60% delle parti dei veicoli assemblati oltreoceano. Dalle misure messe in campo Trump si aspetta un guadagno tra i 600 milioni e il trilione di dollari nello spazio di due anni.
Ma attenzione perché i dazi potrebbero mettere in difficoltà i conti delle case automobilistiche che dipendono dalle catene di fornitura globale e allo stesso tempo tradursi in costi più elevati per i consumatori americani.
La stessa Tesla, che produce in America il 100% dei veicoli venduti sul suolo statunitense, ha dichiarato che i dazi annunciati da Trump avranno pesanti ripercussioni sulla società.
In questo contesto Stellantis potrebbe essere tra i produttori più colpiti dai dazi, in quanto il 45% dei veicoli destinati al mercato americano viene prodotto al di fuori degli Stati Uniti.
Con il gruppo automobilistico italiano che già deve fare i conti con il calo delle vendite in Europa, le notizie di queste ore potrebbero rappresentare un ulteriore colpo per i conti dell'azienda. I
n questo contesto Autos Drive America, un gruppo che rappresenta le principali case automobilistiche straniere, ha sottolineato che i dazi renderanno più costoso produrre e vendere automobili negli Stati Uniti, portando un aumento dei prezzi, meno opzioni per i consumatori e in particolar modo meno posti di lavoro nel settore manifatturiero negli Stati Uniti.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni Stellantis nelle prossime giornate. È stata una giornata in leggero ribasso per il titolo della casa automobilistica nella giornata di ieri, che hanno chiuso le contrattazioni in area 11,40.
Con un trend primario che rimane confermata al ribasso, le attese sono di un'apertura in deciso territorio negativo, con le quotazioni che dovrebbero andare a mettere sotto pressione i minimi di periodo in area 10,80 euro.
L'eventuale violazione di tali sostegni non solo andrebbe a indebolire ulteriormente il quadro grafico, ma aprirebbe le porte a nuove discese prima in direzione dei 10 euro e a seguire verso i 9,4-9,35 euro, livelli che il titolo non vede dal novembre del 2020.
Al contrario, un primo segnale di allentamento della pressione ribassista si avrebbe con il superamento dei massimi settimanali situati sugli 11,60 euro, ex parte bassa di un trading range che ha ingabbiato le quotazioni nei mesi passati.
Il superamento di queste aree dovrebbe porre la basi per un rimbalzo dei corsi prima in direzione dei 12,40 euro, dove troviamo sia la SMA a 50 giorni che l'indicatore daily del Supertrend, e a seguire i 13 euro.
Oltre questi ultimi livelli aumenterebbero le chance di una chiusura del gap-down lasciato aperto lo scorso 26 febbraio in area 13,268 euro e successivamente andare a mettere sotto pressione i massimi del 2025 situati sui 13,60-13,70 euro.
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