In attesa che la stagione delle trimestrali entri nel vivo in USA, la nuova settimana si apre all'insegna degli acquisti per i principali mercati azionari a stelle e strisce, con l'S&P 500 che cerca di tornare a testare l'importante soglia psicologica dei 4.000 punti.
Dal punto di vista operativo una conferma oltre questi livelli, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, andrebbe a rafforzare il recupero innescatosi il 6 gennaio dai 3.800 punti con possibili allunghi fin verso i massimi di novembre e dicembre 2022 situati in area 4.100 punti. Tra i titoli da seguire a Wall Street troviamo Spotify, dopo l'annuncio del taglio del personale. Andiamo a vedere le ultime novità al riguardo.
Spotify annuncia il taglio del 6% del personale
La piattaforma di streaming musicale Spotify, seguendo quanto fatto nelle scorse settimane da altre aziende come Amazon, Google, Meta e Microsoft, ha annunciato che andrà a ridurre del 6% il suo personale. La motivazione è di generare più efficienza, controllare i costi e accelerare i processi decisionali in un contesto di mercato che rimane ancora difficile e volatile. Tutto questo arriva a pochi giorni dalla presentazione dei dati riguardante l'ultimo trimestre del 2022 attesi il prossimo 31 gennaio.
In questo contesto ricordiamo che il periodo luglio-settembre 2022 si era chiuso con una perdita netta di 228 milioni di dollari, rispetto ad attese poste a -168,6 milioni di dollari, con un margine di profitto lordo del 24,7% rispetto al 27% che si era registrato nello stesso periodo del 2021. Uno dei focus della prossima trimestrale sarà sugli utenti attivi, per cui l'azienda ha un target di 779 milioni rispetto ai 456 milioni che di fine settembre 2022. I clienti paganti dovrebbero aumentare dai 195 milioni dell'ultimo trimestre a 202 milioni. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione quotata a Wall Street per le prossime giornate.
Azioni Spotify: analisi tecnica e strategie operative
Il recupero iniziato a fine dicembre dai minimi di periodo in area 70 dollari, ha spinto sul finire della scorsa ottava il titolo Spotify a testare le forti resistenze a 98 dollari. Nel breve termine una conferma oltre questi livelli verrebbe letto positivamente dal mercato, aprendo di conseguenza le porte ad ulteriori allunghi dei corsi che avrebbero un primo target sui 110 dollari e successivamente verso i massimi degli ultimi 9 mesi situati sui 125 dollari. Sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree resistenziali che si avrebbe un miglioramento del quadro grafico, con prossimi target posti fin verso i 158 dollari.
Al contrario la mancata conferma oltre i 98 dollari, aprirebbe le porte ad una ennesima fase correttiva sul titolo con un primo target situato sugli 86-87 dollari. Un'eventuale discesa sotto questi supporti riporterebbe velocemente le quotazioni verso i minimi degli ultimi anni sui 70 dollari. Fondamentale, nel caso si realizzasse questa view, sarebbe non perdere questi sostegni per evitare un ulteriore indebolimento dei prezzi con prossimi target posti sui 65 dollari.
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