Lo Share Forward ed il Collar Share Forward sono strumenti derivati utilizzati per gestire il rischio legato alle fluttuazioni del prezzo di un’azione. Sebbene condividano lo scopo di proteggere il valore di un portafoglio, i due strumenti hanno differenti caratteristiche. Vediamo quindi nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere.
Share Forward: cos’è e come funziona
Lo Share Forward è uno strumento finanziario derivato utilizzato principalmente da investitori e società per coprire o gestire il rischio legato alle fluttuazioni del prezzo di un'azione. Si tratta di un contratto forward in cui le due controparti si accordano per acquistare o vendere un determinato numero di azioni a una data futura e a un prezzo prefissato.
Questo prezzo è calcolato considerando il valore attuale dell'azione, i tassi di interesse e altri fattori di mercato. Lo Share Forward consente a chi lo utilizza di bloccare il valore futuro di un'azione, eliminando l'incertezza derivante dalle oscillazioni del prezzo di mercato. Il funzionamento dello Share Forward è semplice: alla scadenza del contratto, l'acquirente è obbligato ad acquistare le azioni al prezzo prefissato, mentre il venditore è obbligato a consegnarle.
Questo strumento è molto utile per gli investitori istituzionali e le società che vogliono proteggere il valore delle loro partecipazioni azionarie senza doverle vendere immediatamente. Tuttavia, comporta anche dei rischi, poiché non consente di beneficiare di eventuali variazioni positive del prezzo delle azioni oltre il livello prefissato. Vediamo ora cos’è il Collar Share Forward.
Collar Share Forward: cos’è e come funziona
Il Collar Share Forward è una variante dello Share Forward che combina elementi di protezione al ribasso e limitazioni al rialzo. Oltre al contratto forward, si introducono opzioni call e put per creare una sorta di “collare” attorno al prezzo dell'azione.
In pratica, l'investitore si protegge da perdite significative in caso di un forte calo del prezzo delle azioni, ma accetta di rinunciare a guadagni potenziali oltre un certo livello. Il funzionamento del Collar Share Forward prevede l'acquisto di un'opzione put, che dà il diritto di vendere le azioni a un prezzo minimo prefissato (livello di protezione), e la vendita di un'opzione call, che obbliga l'investitore a vendere le azioni a un prezzo massimo prestabilito.
Queste due opzioni sono integrate nel contratto forward, fissando così un intervallo di valori all'interno del quale l'investitore è disposto a operare. Questa struttura è vantaggiosa per le società e gli investitori che vogliono ottenere una copertura efficace contro la volatilità di mercato, mantenendo comunque un certo grado di esposizione positiva. Il Collar Share Forward è spesso utilizzato in operazioni di gestione del rischio per proteggere grandi partecipazioni azionarie, ad esempio in contesti di acquisizioni o fusioni.
Share Forward e Collar Share Forward, quale scegliere?
Riassumendo, lo Share Forward ed il Collar Share Forward hanno scopi simili, ma differiscono significativamente nella flessibilità e nella complessità delle strutture. Lo Share Forward è uno strumento lineare che blocca semplicemente il prezzo di un'azione per una data futura, senza introdurre limiti o protezioni aggiuntive.
Il Collar Share Forward, invece, offre una protezione più sofisticata grazie alle opzioni, che consentono di gestire meglio sia il rischio di ribasso che il potenziale di rialzo. Questa maggiore flessibilità comporta però una maggiore complessità nella strutturazione e nei costi del contratto, rendendolo più adatto a situazioni in cui è necessaria una gestione del rischio più sofisticata.