Outlook mercati: come andranno le Borse nel 2025? | Investire.biz

Outlook mercati: come andranno le Borse nel 2025?

10 gen 2025 - 10:00

10 gen 2025 - 15:42

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Chi ricorda le previsioni fatte per il 2024? Ci hanno regalato tante soddisfazioni e quindi eccoci qui, a riprovarci armati del mitico Forecaster!

Un nuovo anno è appena iniziato e quale miglior modo per inaugurarlo se non con una bella previsione? Si parla di mercati finanziari e nessuno ha la sfera di cristallo ma possiamo fare del nostro meglio basandoci sulle conoscenze, sull’esperienza e sugli strumenti che abbiamo. In questa impresa ci siamo già cimentati l’anno scorso e...ricordate com’è andata?

 

 

Il successo delle previsioni per il 2024

Eravamo proprio alle soglie del 2024 quando da noi di Investire.biz, veniva avanzata una previsione audace: l’indice S&P 500, nonostante si trovasse già sui massimi storici, avrebbe chiuso l’anno con un incremento del 27%, raggiungendo i 6.000 punti.

Questa proiezione, inizialmente accolta con non poco scetticismo, si è rivelata straordinariamente accurata e adesso sono i numeri a parlare. Riusciremo a ripeterci? L’impresa è ardua ma quest’anno abbiamo uno strumento che, a proposito di numeri che parlano, si è evoluto rivelandosi sempre più utile, ormai fondamentale per le nostre analisi: il Forecaster.

 

L'importanza dei fondamentali

Per il 2025, l’approccio di base rimane lo stesso: partire dall’analisi dei fondamentali del mercato. L’S&P 500, considerato il principale riferimento per gli investitori globali, è al centro di questa valutazione. Grazie all’uso del Forecaster è possibile ottenere, senza doversi mettere a fare calcoli manuali, il valore intrinseco sia dell’indice che delle singole azioni, un parametro essenziale per comprendere se un titolo è sopravvalutato o sottovalutato in un determinato momento.

Non ci sono calcoli segreti, il Forecaster non fa magie, semplicemente ci evita lunghi lavori che richiederebbero tempo e conoscenza facendoli per voi, indicando sempre come ha raggiunto ogni risultato, con quali formule.

 

 

Lo stato attuale del mercato

Secondo le analisi, nonostante l’S&P 500 sia vicino ai massimi storici, risulta sottovalutato dell’1,64%. Questo dato suggerisce che, nel complesso, l’indice si trova in una posizione di equilibrio. Tuttavia, un’analisi più dettagliata rivela una realtà più complessa.

  • Le top 10 azioni: Le principali aziende dell’indice, come Apple, Nvidia, Microsoft, Alphabet, Amazon e Meta, mostrano una sopravvalutazione media dell’8,9%.
  • Espandendo l’analisi: Allargando il focus alle prime 30 e poi alle prime 50 aziende, la sopravvalutazione diminuisce rispettivamente al 7,42% e al 5,80%. Questo indica che i titoli meno prominenti offrono maggiori opportunità in termini di valore intrinseco. 

Si è accesa una lampadina?

 

Fonte: Forecaster.biz

 

Il 2025: l’anno dello stock picking

Il 2025 ecco che si prospetta come l’anno della selezione accurata dei titoli. Mentre i grandi player del mercato hanno già registrato significativi rialzi, le opportunità maggiori potrebbero trovarsi tra le aziende meno influenti dell’indice. Ad esempio, molte società al di sotto della 50ª posizione presentano valutazioni particolarmente interessanti.

Un quadro dell’economia americana: dove siamo...

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire i fondamentali dell’economia americana, che poi è quasi sempre quella trascinatrice delle altre, analizzandone i parametri vitali:

  • GDP: il Gross Domestic Product, quello che da noi chiamiamo PIL, negli ultimi trimestri è stato positivo e stabile, quindi nessun campanello d’allarme.
  • Inflazione: l’inflazione, tema caldissimo degli ultimi anni a partire dal post-Covid19, è finalmente tornata a livelli accettabili e vicini a quelli che sono i target delle banche centrali. Nello specifico l’ultima rilevazione è del 2,7% e il livello target è appena sotto il 2%. Non perfetta ma neanche preoccupante quindi, soprattutto se consideriamo che il trend è discendente.
  • Tasso di disoccupazione: questo è leggermente più alto rispetto al recente passato, siamo al 4,2%, ma rientra ancora perfettamente nei margini, possiamo definirlo “fisiologico”, il peggio sembra passato, e cioè quel 14,9% raggiunto nel periodo del Covid anche se occhio, il trend nell’ultimo anno è stato di nuovo leggermente rialzista, ma ne riparliamo fra un attimo.
  • Tassi di interesse: la FED al momento ha ridotto i tassi dal recente massimo di 5,5% al 4,5%, anche qui non bassissimi ma nemmeno allarmanti, restano ovviamente da monitorare durante l'anno. 

 

…E dove stiamo andando, effetto Donald Trump?

Ecco, i quattro dati fondamentali che abbiamo appena visto sono tutti abbastanza positivi, forse c’è il tasso di disoccupazione che, non tanto per il valore attuale del 4,2% ma più per il trend rialzista, attiva un pochino un campanello ma qui entra in gioco lui, Donald Trump. 

Come sappiamo Trump si sta per reinsediare alla Casa Bianca e tralasciando tutti i discorsi politici, che non ci competono e che non abbiamo intenzione di affrontare, lui storicamente ai mercati finanziari fa bene. Trump secondo me gioverà all’economia americana, tasso di disoccupazione incluso.

E a quanto pare non sono l’unico a pensarla così, guardate ad esempio Masayoshi Son, CEO di Softbank. Soddisfatto dei precedenti 50 miliardi investiti sugli USA durante il primo mandato di Trump, Son ha deciso di raddoppiare la posta, investendo questa volta 100 miliardi non solo sull’economia americana ma nello specifico sull’IA e con l’obiettivo di creare 100.000 nuovi posti di lavoro (Trump e SoftBank: 100 miliardi per il futuro dell’America). 

Per farla breve. Trump, per quanto discutibile come persona, è un vero imprenditore, sa come funzionano i soldi ed in quanto tale sa bene che per fare soldi lui deve essere il popolo che in primis deve arricchirsi. 

 

 

Intelligenza Artificiale: quanto influenzerà i mercati?

Risposta breve? Tanto. L’AI permea ormai ogni settore dell’economia, ogni settore lavorativo, sta guadagnando terreno ovunque. Noi nel nostro piccolo l’abbiamo inserita nel nostro Forecaster, gli abbiamo dato in pasto quell’infinità di dati che il Forecaster contiene e che già elaborava e riassumeva per noi. 

Il risultato? Uno strumento ancora più facile da usare da un lato ma ancora più efficace e potente dall’altro quindi sì, lo ha migliorato e non di poco, e siamo ancora solo all’inizio. Pensate quindi a quanto l’AI possa influenzare (migliorandolo) qualsiasi altro software, qualsiasi altro processo industriale e non solo. Già nell’immediato futuro non potrà che essere protagonista. 

 

 

Scovare le azioni più promettenti in anticipo

Abbiamo quindi appena detto che sarà l’anno dello stock picking: dopo che le big hanno dato davvero tanto, sarà la volta di andare a scovare opportunità al di fuori dei soliti noti per ottenere i rendimenti a doppia cifra che tanto desideriamo. 

Qui il Forecaster è più utile che mai, perché oltre a chiedere all’AI quali sono le aziende più promettenti coinvolte nei settori emergenti possiamo andare nella sezione “Rankings”, scegliere come indice non l’S&P500 ma il Russell 2000, quello delle small e medium cap, e premere il tasto “Best to Worst”. Ce le troveremo davanti tutte già in ordine dalla migliore alla peggiore.

Secondo quali criteri? Secondo una media fra il rapporto di prezzo rispetto al relativo fair value e dei vari punteggi che calcola il Forecaster analizzando i bilanci, come solidità, indebitamento, utili, possibilità o meno di bilanci truccati ecc. Io ci ho provato e mi sono trovato per prime aziende non conosciute ma sulla carta molto promettenti e soprattutto solide anche se “piccole” rispetto ai colossi tech, aziende da qualche miliardo di capitalizzazione. 

Il passo successivo è aprire la pagina dedicata a ciascuna di queste aziende a valutarle in base a quello che ci troviamo davanti. Cito ad esempio Maximus Inc, azienda che fornisce servizi di processi aziendali e che implementando l’AI potrebbe aumentare di parecchio i margini che sono già positivi ma ridotti in confronto al fatturato lordo (circa il 7,6% nell’ultimo trimestre).

Le azioni sono scese di recente, hanno perso terreno ma le entrate e le prospettive rimangono stabili e anzi in crescita, di conseguenza il prezzo è sotto il fair value e diventa una buona candidata all’investimento. Mettiamo insieme tutti i “puntini” che ci dà il Forecaster, i parametri, gli indicatori sul prezzo, fondamentali, statistica e matematica, poi chiediamo cosa ne pensa anche all’AI ed ecco che il disegno si compone e le scelte diventano sì più semplici ma soprattutto più consapevoli!

 

Fonte: Forecaster.biz

 

La mia previsione per il 2025

Siamo arrivati a quel momento, la mia previsione. Come detto in apertura nessuno ha la sfera di cristallo ma io sono convinto che anche quest’anno sarà positivo, che l’S&P 500, tra alti e bassi, possa raggiungere i 7000 punti salendo quindi del 10-15% ma ripeto, ancora una volta, che sarà necessario scovare le occasioni in anticipo, le nuove aziende prima che arrivino sulla bocca di tutti. Obiettivo valido sempre, questo è ovvio, ma mai come quest’anno visto il livello raggiunto dalle big.

Voi cosa ne pensate? Che previsioni fate per questo 2025? Che obiettivi di investimento avete? Avete già adocchiato qualche azienda che non conoscevate con la ricerca fatta grazie al Forecaster?

 

 

Potete provare il Forecaster e scoprire tutte le sue potenzialità QUI!


 

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