Alla Borsa di Francoforte sbarcherà quest'anno Schott Pharma, produttore di fiale mediche tedesco. L'
IPO da oltre 800 milioni di euro sarà la più grande in Germania nel 2023. La divisione del produttore di vetro Schott AG, che dopo l'offerta rimarrà comunque l'azionista di maggioranza, sarà
valutata circa 4 miliardi di euro, ossia 15 volte gli utili previsti per il 2024.
Gli ordini dagli investitori cominceranno a essere presi formalmente a partire dalla metà di questo mese, con l'accordo finale che dovrebbe arrivare alla fine di settembre. I colloqui riguarderanno per lo più investitori a lungo termine come fondi pensione e fondi sovrani. Le banche che guideranno e coordineranno le operazioni sono Bank of America, BNP Paribas e Deutsche Bank.
I proventi netti derivanti dall'IPO serviranno per accelerare la crescita del gruppo, sostenendo nel contempo la sua transizione green, con un maggior accesso al mercato dei capitali. "Siamo entusiasti delle opportunità che si prospettano per Schott Pharma come azienda quotata. Siamo posizionati in modo ideale nel mercato altamente attraente dei farmaci iniettabili. Attraverso le nostre soluzioni di alto valore, garantiamo che i farmaci siano sicuri e facili da usare per i pazienti di tutto il mondo", ha dichiarato l'amministratore delegato di Schott Pharma, Andreas Reisse.
L'IPO sopraggiunge in un momento in cui si avvertono segnali di risveglio nel mercato delle quotazioni, dopo oltre un anno in cui le aziende hanno evitato di diventare pubbliche al cospetto di investitori scettici e tassi d'interesse alti. A luglio ha fatto il suo debutto un'altra importante società tedesca, Thyssenkrupp Nucera, che ha raccolto 526 milioni di euro.
Schott Pharma: chi è e cosa fa
Schott Pharma è la divisione medica di Schott AG, azienda tedesca specializzata nel vetro e nella vetroceramica che è stata fondata dal chimico e imprenditore tedesco Otto Schott. Quest'ultimo è stato l'inventore nel 1890 del vetro borosilicato, una materia prima per bottiglie mediche.
L'azienda con sede a Mainz dispone di 16 siti di produzione all'avanguardia in 14 Paesi. Nell'anno fiscale 2021 ha visto aumentare le vendite di una percentuale a due cifre a 650 milioni di euro. Di queste vendite, il 3% era correlato alla pandemia da Covid-19, secondo la società. Infatti, i produttori di fiale hanno tratto profitto durante quel periodo, allorché chi fabbricava i vaccini si affrettava a cercare attrezzature mentre i governi di tutto il mondo provavano a inoculare i cittadini contro il Coronavirus.
Nei primi nove mesi dell'ultimo anno fiscale, il fatturato di Schott Pharma si è incrementato dell'8,4%, con un margine operativo del 28%. Sulla base delle previsioni della società, i guadagni per il 2024 prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti ammonterebbero a oltre 260 milioni di euro, con il mercato dei farmaci iniettabili su cui risulta focalizzata l'azienda che si stima in crescita del 9% all'anno fino al 2026.