Il Cda di Salvatore Ferragamo ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2021, confermando i risultati preliminari diffusi a luglio. Vediamo tutti i dettagli e cosa dice l’analisi tecnica sul titolo quotato a Piazza Affari.
Azioni Salvatore Ferragamo: i risultati del primo semestre 2021
Salvatore Ferragamo ha comunicato i risultati del primo semestre del 2021, periodo chiuso con ricavi per 523,8 milioni di euro, in aumento del 44,2% rispetto ai 363,4 milioni ottenuti nei primi sei mesi dello scorso esercizio. A tassi di cambio costanti il fatturato sarebbe aumentato del 46,2%.
Il margine operativo lordo è risultato pari a 144,3 milioni, in aumento del 352% rispetto ai 31,9 milioni di euro visti nei primi sei mesi dell’anno scorso. La marginalità è quindi passata dall'8,8% al 27,5%. Il risultato finale (esclusa la quota di terzi) è stato positivo per 30,7 milioni di euro, rispetto al rosso di 81,9 milioni di euro contabilizzato nel primo semestre 2020.
A fine giugno 2021 la posizione finanziaria netta è stata positiva per 204,8 milioni di euro, rispetto ai 138,7 milioni (surplus) di euro di inizio anno. Gli investimenti, al 30 giugno 2021, sono stati pari a 13 milioni di euro, in aumento del 19,6% rispetto agli 11 milioni di euro allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il management di Salvatore Ferragamo hanno inoltre precisato che nei mesi di luglio e agosto è proseguita la crescita sostenuta delle vendite nei negozi diretti negli USA, Cina, Corea del Sud e America Latina rispetto allo stesso periodo del 2019. La performance retail globale pertanto risulta vicina ai livelli pre-pandemia.
Il Consiglio di Amministrazione della società ha conferito tutti i poteri di ordinaria amministrazione al Vice Presidente Esecutivo Michele Norsa che assumerà la responsabilità della gestione aziendale da oggi 8 settembre 2021 a seguito della cessazione dell'incarico dell'attuale CEO Micaela le Divelec Lemmi. Il board ha dato inoltre il via libera al programma di acquisto di azioni proprie.
Azioni Salvatore Ferragamo: il parere delle banche d’affari
Equita SIM ha alzato il rating da hold a buy con prezzo obiettivo a 20,5 euro e annunciando di fatto l'entrata del titolo della casa di moda nel portafoglio small cap. La SIM ha inoltre confermato le stime sul fatturato (retail secondo semestre a -2% rispetto al secondo semestre 2019) ma ha alzato quelle sull'EBIT, rispettivamente +23%/13%/12% sul 2021, 2022 e 2023 grazie al gross margin, insieme a quelle sull'utile netto che è stato alzato del +51%/20%/17% per gli stessi anni.
Per Intesa Sanpaolo la guidance sull'ebit margin per l'esercizio 2021 "è superiore alle aspettative e apre le porte a una revisione dei nostri preventivi". "Sottolineiamo che per il 2022 siamo già incorporando un margine ebit vicino al 10% e che mettiamo le nostre stime e il prezzo di riferimento sotto revisione.
Il gruppo è in una fase di riorganizzazione complessa e articolata che ha mostrato, ancora una volta, risultati in termini di margini migliori. Il cambiamento di tendenza nel recupero della traiettoria di crescita delle entrate deve ancora essere stabilito", ha concluso la banca.
Kepler Cheuvreux ha invece alzato il prezzo obiettivo da 18,5 a 19,5 euro, confermando la raccomandazione hold. I conti del secondo trimestre 2021 sono stati "migliori delle attese", spiegano gli analisti, che evidenziano come l'EBIT abbia battuto le attese in modo significativo. Le stime degli EPS vengono aumentate del 52,9% per il 2021 e dell'11,8% per il 2022.
Bestinver Securities ha così commentato i risultati: "Nel complesso una serie di risultati positivi". "Sulla base delle indicazioni fornite durante la conference call ci aspettiamo che l'attuale consenso aumenti la loro aspettativa di redditività al 10% del margine ebit suggerito dal management durante la conferenza telefonica", ha spiegato il broker.
Azioni Salvatore Ferragamo: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico delle azioni Salvatore Ferragamo appare costruttivo a Piazza Affari. Con il balzo messo a segno nella seduta odierna la struttura tecnica ritorna a favore dei compratori, con i corsi che si stanno avvicinando alla resistenza chiave a 19,55 euro per azione.
Nel caso dovesse verificarsi una correzione dai livelli attuali, si potrebbero attendere segnali di forza in prossimità dell’area di concentrazione di domanda compresa tra i 16,20 e i 16 euro. In tal caso operazioni di matrice rialzista avrebbero come primo obiettivo area 20 euro e successivamente la zona dei 21 euro per azione, abbandonata con il ribasso che si è sviluppato a luglio 2019.