La Cina prova a ricucirsi addosso un abito diverso rispetto a qualche tempo fa, che rispecchia una maggiore apertura verso settori strategici dell'asse produttivo del Paese. Vi sono alcuni fatti nell'ultima settimana che lo dimostrano.
Innanzitutto Pechino ha ripreso la riforma della Greater Bay Area dopo uno stop che durava da 30 mesi. Tale riforma si riferisce alla zona che comprende Guangdong, Hong Kong e Macao, denominata la Silicon Valley cinese, e mira a farle assumere un ruolo di primo piano a livello globale entro il 2035 attraverso il sostegno alle imprese private.
In secondo luogo l'Authority di Borsa cinese sta vagliando nuove misure per rendere più ampi ed efficienti i collegamenti tra i mercati azionari di Hong Kong e Londra. In terzo luogo, proprio stamattina il quotidiano portavoce del Governo People's Daily ha pubblicato un articolo con cui tranquillizza gli operatori che investono in Cina circa le nuove normative in essere del Dragone. Infine il Vicepremier Liu He ha fatto ieri un discorso pubblico che mostra una certa vicinanza del Governo verso le imprese private.
Morgan Stanley: il Governo ora sostiene le imprese
Quanto sta succedendo negli ultimi giorni, secondo Morgan Stanley, rappresenta un chiaro segnale che Pechino sta allentando la repressione verso le aziende e anzi comincia a sostenerle politicamente. In una nota gli analisti della banca d'affari americana hanno scritto che la Cina sta incrementando gli sforzi per provare a ricostituire la fiducia negli investitori, messa a dura prova da tutta una serie di mosse discutibili riguardo le strette normative.
Da quando l'ex-Impero Celeste si è accanito contro vari settori produttivi del Paese, gli investitori sono entrati nel panico e hanno iniziato a fuggire dai titoli cinesi. In particolar modo nel settore tecnologico, dove risalta l'uscita di scena di una convinta assertrice dell'hi-tech come Cathie Wood, che ha liquidato gran parte delle posizioni in essere attraverso il suo fondo Ark Innovation.
Adesso grazie all'allentamento della presa da parte delle Autorità regolatorie, le aziende tecnologiche hanno ripreso smalto, con l'Hang Seng Tech Index che è salito di oltre il 17% dai minimi del mese scorso.
Cina: per Ray Dalio è terra di opportunità
In questo stato di cose, è conveniente investire in Cina adesso? Recentemente il grande finanziere George Soros ha criticato aspramente il fondo BalckRock per le sue posizioni finanziarie sugli assets cinesi definendo la scelta come un tragico errore. L'investitore miliardario Ray Dalio invece non la pensa allo stesso modo.
Il fondatore del più grande hedge fund del mondo, Bridgewater Associates, ha descritto le turbolenze sulle azioni cinesi che abbiamo vissuto ultimamente come semplici movimenti di fine luglio. Questa affermazione potrebbe sembrare una semplificazione, ma Dalio è convinto che la Cina rappresenti una Regione dove ancora vi sono delle grandi opportunità che non possono essere messe in secondo piano.
Inoltre, il 72enne newyorchese rinnova la sua presenza sul territorio non solo dal punto di vista degli investimenti, ma anche sotto il profilo filantropico per cui Ray Dalio è da anni in prima fila attraverso il suo Family Office. In questo le iniziative di Xi Jinping orientate alle redistribuzione della ricchezza sembra abbiano trovato l'approvazione del grande finanziere.