Saipem è tra i titoli maggiormente monitorati da trader e investitori a Piazza Affari. A fine marzo il CdA di Saipem ha approvato l’aggiornamento del piano strategico per il periodo 2022-2025 e la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale.
Nel dettaglio, la manovra finanziaria prevede un aumento di capitale di 2 miliardi di euro la cui realizzazione è prevista entro fine anno. I soci ENI e CDP hanno assunto l’impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 43% dell’aumento di capitale, in proporzione alle partecipazioni rispettivamente detenute nel capitale della società. La restante parte di circa 57% è coperta da un accordo di pre-underwriting con primarie banche italiane e internazionali.
In attesa che venga completato l'aumento di capitale, Saipem ha sottoscritto accordi per far fronte alle esigenze di liquidità a breve termine per 1,5 miliardi di euro. Di questi, 645 milioni di euro saranno messi a disposizione da ENI e CDP quali versamenti in conto futuro aumento di capitale, mentre i restanti 855 milioni di euro arriveranno da un pool di istituti di credito a titolo di finanziamento.
Saipem ha inoltre individuato azioni aggiuntive rispetto al piano che potrebbero apportare potenziale liquidità addizionale per oltre 1,5 miliardi di euro. Queste azioni aggiuntive includono la monetizzazione di asset, la rinegoziazione di contratti esistenti e la valorizzazione del business drilling onshore.
Saipem: i punti chiave del piano strategico e l’outlook
Il piano strategico si basa su cinque linee guida: riduzione dei costi di struttura, incremento del focus su acquisizione di attività offshore, maggiore selettività nelle acquisizioni del business E&C onshore, riposizionamento su attività a basso rischio nell’offshore wind per il biennio 2022-23, focus sulla transizione energetica.
Saipem stima una crescita media annua dei ricavi del 15% tra 2021-2025, con elevata visibilità sul fatturato del 2022 per effetto del portafoglio ordini acquisito. L'Ebitda adjusted è previsto a oltre 0,5 miliardi di euro quest’anno e oltre un miliardo di euro nel 2025, con un margine dell’Ebitda adjusted sui ricavi a doppia cifra dal 2024.
La società si attende una posizione finanziaria netta consolidata di circa 800 milioni di euro a fine 2022. Grazie all’evoluzione prevista del business e all’apporto di risorse finanziarie della manovra, il board stima una posizione finanziaria netta vicina allo zero a fine 2025.
Nel piano sono previsti investimenti per circa 300 milioni di euro medi annui. Saipem ha precisato che il Free Cash Flow di piano è condizionato dagli esborsi connessi ai risultati della backlog review per circa 1 miliardo di euro nei quattro anni, di cui circa 500 milioni di euro quest’anno.
S&P alza il rating, investitori attendono assemblea del 17 maggio
S&P Global Ratings ha rivisto al rialzo il rating di Saipem da BB- a BB, con outlook positivo. L'agenzia di rating ha rimosso il rating della società dal CreditWatch con implicazioni negative, dove era stato posto il 4 febbraio 2022 a seguito del maxi profit warning.
L'outlook positivo riflette il fatto che l’agenzia potrebbe aumentare il rating se Saipem riuscirà a portare a termine il suo piano nei prossimi 6-12 mesi e a ripristinare il suo track record di performance disciplinata e di maggiore redditività.
Ora gli investitori attendono l'assemblea ordinaria e straordinaria del 17 maggio 2022. L'attenzione è sulla possibile uscita dell'attuale Amministratore Delegato Francesco Caio. Vediamo ora come operare sul titolo secondo l’analisi tecnica.
Azioni Saipem: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Saipem appare ancora debole a Piazza Affari, nonostante la ripresa dei corsi che si verificata dai minimi registrati a marzo 2022 in area 0,92 euro. Al momento della scrittura i prezzi rimangono al di sotto della media mobile a 10 e 50 giorni, indicando una struttura tecnica ancora orientata al ribasso.
La rottura dei massimi di aprile a 1,1935 euro potrebbe permettere ai compratori l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo obiettivo in area 1,50 euro, livelli abbandonati a fine gennaio 2022. Sempre in area 1,19 euro, segnali di debolezza potrebbero essere sfruttati in ottica short, in linea con il trend dominante. In questo caso i venditori potrebbero mirare dapprima a 1 euro e successivamente a 0,92 euro.
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