L'accordo preliminare raggiunto lo scorso weekend tra Usa e Cina sul fronte commerciale, che potrebbe sfociare in un'intesa ufficiale nel corso dell'incontro in programma tra Trump e Xi nella giornata di giovedì prossimo, ha sostenuto i mercati azionari europei che hanno chiuso la prima seduta della settimana in generale rialzo.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in guadagno dell'1% a 42.911,57 punti. Dal punto di vista operativo continua a rafforzarsi la struttura grafica dell'indice italiano che, col superamento dei 43 mila punti, si aprirebbe la strada per i top degli ultimi 18 anni situati sui 43.450-43.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con il ritorno dei corsi sotto i 42 mila punti.
Tra i titoli che a livello globale stanno registrando una performance decisamente positiva troviamo Qualcomm, che a Wall Street si porta sui top di periodo grazie alle ultime news. Andiamo a scoprire le motivazioni.
Qualcomm lancia nuovi chip per l'AI
In queste ore Qualcomm, società statunitense di semiconduttori, ha annunciato il lancio di nuovi chip acceleratori per l’intelligenza artificiale destinati ai data center. L'obiettivo da parte del gruppo si inquadra all'interno della propria strategia di diversificazione, che dal settore degli smartphone possa spingersi in quel segmento in forte ascesa come quello delle infrastrutture AI.
Nello specifico Qualcomm ha dichiarato che sia l’AI200, che sarà in vendita nel 2026, sia l’AI250, il cui lancio è previsto l'anno successivo, possono essere integrati in un sistema in grado di riempire un intero rack per server raffreddato a liquido.
La società ha spiegato che i suoi chip per l’intelligenza artificiale presentano vantaggi rispetto ad altri acceleratori in termini di consumo energetico, costo di proprietà e un nuovo approccio alla gestione della memoria.
Nel dettaglio Qualcomm AI200 è progettato per garantire un basso costo totale di proprietà e prestazioni ottimizzate per l'inferenza di modelli linguistici di grandi dimensioni e multimodali.
Qualcomm AI250 offrirà invece una larghezza di banda di memoria effettiva superiore a quella che a oggi sono offerte sia da Nvidia che da Amd e un consumo energetico significativamente inferiore.
In questo contesto dobbiamo leggere l'accordo delle ultime ore con la startup Humain, società sostenuta dal Fondo di Investimento Pubblico dell'Arabia Saudita, riguardante una collaborazione per lo sviluppo di infrastrutture di intelligenza artificiale nel Regno.
La partnership prevede l'integrazione dei modelli AI arabi sviluppati da Humain in Arabia Saudita con le piattaforme di intelligenza artificiale di Qualcomm. Le aziende hanno inoltre aggiunto che svilupperanno soluzioni personalizzate per rispondere alle esigenze specifiche di imprese e organizzazioni governative.
Nell'ambito del programma, la startup punta a una capacità dei data center di circa 200 megawatt a partire dal 2026, con le soluzioni rack Qualcomm AI200 e AI250 che forniranno servizi di inferenza AI sia in Arabia Saudita che a livello globale.
Azioni Qualcomm: analisi e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno comportando le azioni Qualcomm sulla Borsa statunitense. Con volumi in decisa ascesa rispetto alla media giornaliera mensile, è un inizio di settimana all'insegna del rally per il titolo che, con un guadagno del 13%, si porta oltre i 190 dollari.
Il movimento di queste ore, oltre a rafforzare il quadro grafico di fondo, ha spinto i prezzi a chiudere il gap-down lasciato aperto il 24 luglio dello scorso anno in area 192,15 dollari.
Dal punto di vista operativo le attese sono per una continuazione del trend con prossimi target i 205,55 dollari, top intraday odierni, e successivamente i 220-230 dollari, che rappresentano i massimi di sempre.
In questo quadro propositivo, eventuali prese di beneficio fin verso i forti supporti posti sui 170-165 dollari, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
La perdita di tali sostegni invece, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, aprirebbe le porte a una fase correttiva, il cui primo target sarebbe posto sui 157 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo.
Dal punto di vista operativo una discesa sotto questi sostegni dovrebbe far proseguire le vendite prima verso i 150 dollari e in seguito in direzione dei minimi dello scorso mese di agosto situati sui 145-144 dollari.
L'eventuale violazione di questi ultimi livelli indebolirebbe la struttura grafica, con prossimi obiettivi ribassisti i 135 dollari, che rappresentano il bottom degli ultimi 5 mesi.
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