Nel giorno in cui la Commissione Europea ha abbassato le stime di crescita dei Paesi europei, in scia agli ultimi deludenti dati macro-economici arrivati nelle ultime settimane, la prima seduta della nuova ottava è all'insegna degli acquisti sui listini azionari del Vecchio Continente.
In questo contesto recupera terreno anche il FTSE Mib che, dopo la debolezza della scorsa ottava, chiude le contrattazioni nei pressi dei 28.500 punti. Nel breve termine il superamento di questi livelli, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di dicembre, dovrebbe far proseguire il recupero verso i 28.700-28.750 punti e successivamente in direzione della soglia dei 29.000 punti.
Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree resistenziali che si avrebbe un segnale di forza. Al contrario i primi supporti da monitorare sono situati sui 28.000 punti, sotto i quali aumenterebbero le possibilità di andare a rivedere i minimi degli ultimi tre mesi in area 27.500 punti.
Andiamo ora a Wall Street per vedere una delle storie da seguire in queste ore. Il nostro focus è rivolto al titolo Qualcomm, dopo le news arrivate in giornata e riguardanti un nuovo accordo da parte della società con Apple. Andiamo a vedere di cosa si tratta e i livelli operativi per eventuali strategie di trading sul titolo tecnologico americano quotato al Nasdaq.
Qualcomm: fornirà ad Apple chip 5G fino al 2026
In queste ore Qualcomm, azienda californiana che opera nella ricerca e nello sviluppo delle telecomunicazioni senza fili, ha comunicato un nuovo accordo con Apple e riguardante la fornitura di chip 5G fino al 2026. Ricordiamo che già nel 2019 le due aziende avevano firmato degli accordi sia per la fornitura di chip, la cui scadenza è in programma alla fine di quest'anno, che per la licenza di brevetti, in scadenza nel 2025 con una possibile opzione di estensione al 2027. Nello specifico in base all'accordo di queste ore, il cui valore del contratto al momento non è stato comunicato, Qualcomm fornirà ad Apple i sistemi Snapdragon 5G Modem-RF, per i lanci di smartphone nel 2024-2025 e 2026. Ricordiamo che Apple è ad oggi uno dei principali clienti di Qualcomm e rappresenta quasi il 25% delle sue entrate.
A livello generale il prolungamento dell’accordo odierno mette in un certo senso in un angolo le indiscrezioni secondo cui gli iPhone 15, che verranno annunciati domani, sarebbero stati gli ultimi ad utilizzare i modem Qualcomm. Al riguardo dobbiamo anche sottolineare che l'azienda di Cupertino starebbe lavorando ad un suo modem fin dal 2018 e avrebbe notevolmente intensificato lo sviluppo nel 2019 dopo aver acquisito la maggioranza della divisione modem per smartphone di Intel. Segnaliamo infine che l'accordo odierno da parte dell'azienda guidata dal Ceo, Cristiano Amon, segue quello sottoscritto alcuni giorni fa con Mercedes e Bmw a cui Qualcomm fornirà chip per alimentare i sistemi di "infotainment" nei veicoli delle due aziende automobilistiche.
Azioni Qualcomm: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione quotata a Wall Street nel breve e medio periodo. Le notizie di queste ore hanno un impatto positivo sul titolo Qualcomm che ha aperto la giornata con i prezzi a contatto con l'area dei 110 dollari. Dal punto di vista operativo una conferma sopra questi livelli dovrebbe far proseguire il recupero in corso verso i 113,63 dollari, dove verrebbe chiuso il gap ribassista lasciato aperto giovedi scorso, e a seguire le prime resistenze situate in area 117,5 dollari. Nel caso in cui quest'ultime aree, dove peraltro transita la trendline discendente che parte dai top di luglio 2022 e congiunge i massimi del gennaio 2023, dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe una prosecuzione del recupero prima verso i 122,3 dollari e a seguire in direzione dei 128,8 dollari dove verrebbe chiuso un altro gap-down lasciato aperto il 3 agosto scorso.
Al contrario il mancato superamento dei 110 dollari aprirebbe la strada per un ritorno sui minimi della scorsa ottava situati sui 105,5 dollari. Nel caso in cui questi sostegni non riuscissero ad arrestare la spinta ribassista, aumenterebbero le chance per il titolo di tornare a vedere i minimi di periodo posti sui 101,4 dollari. Fondamentale sarà la tenuta di tali supporti per evitare una decisa ripresa di quel trend ribassista, che sta contrassegnando le quotazioni fin dai massimi del 2022 in area 190 dollari, fin verso i prossimi obiettivi situati sui 96-95 dollari.
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