Dopo gli acquisti delle passate giornate arrivano le prese di beneficio sui mercati azionari europei che, in attesa delle decisioni che arriveranno domani dalla FED, chiudono le contrattazioni in generale ribasso e vicini ai minimi intraday. In questo contesto non fa eccezione il FTSE Mib che, dopo sei sedute consecutive all'insegna degli acquisti e sotto il peso delle vendite sul settore bancario, ha terminato la seconda seduta dell'ottava in calo del'1,28% a 42.504,56 punti
Per la giornata di domani fondamentale sarà la tenuta dei 42.500 mila punti, per evitare una continuazione della fase correttiva che avrebbe come prossimi obiettivi i 42.300-42.250 punti e a seguire gli importanti supporti posti sui 42 mila punti. Al contrario nuovi segnali di forza si avrebbero con il ritorno dei corsi oltre i 43 mila punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna hanno visto a Piazza Affari una volatilità in aumento troviamo Prysmian, con il gruppo che ha comunicato l'uscita totale da un suo investimento in Cina. Andiamo a vedere i dettagli di questa operazione.
Prysmian: esce definitamente da Yofc
Nelle scorse ore Prysmian ha comunicato che la sua controllata Draka ha completato con successo la vendita di oltre 37 milioni di azioni H di Yangtze Optical Fibre and Cable Joint Stock Limited Company, quotate presso la Borsa di Hong Kong, pari a circa il 5% del capitale sociale della società. Rivolta a investitori istituzionali, la cessione è avvenuta a un prezzo pari a 47,10 dollari di Hong Kong per azione. Il corrispettivo lordo per Draka proveniente dal collocamento è equivalente a quasi 1,8 miliardi di dollari di Hong Kong, pari a circa 193 milioni di euro.
Draka e JP Morgan hanno concordato di rinunciare al lock-up esistente relativo alla precedente vendita da parte di Draka delle azioni H di Yofc, come annunciato lo scorso 1 settembre. La vendita odierna, che segue le altre 4 avvenute nei mesi passati, aveva come obiettivo quello di valorizzare una partecipazione ritenuta non più strategica dal gruppo guidato dall’ad Massimo Battaini. Il ricavato totale della cessione, vicino ai 550 milioni di euro, è stato utilizzato dall'azienda italiana per la maxi-acquisizione della statunitense Channell.
Ricordiamo che Yofc è un'azienda che fornisce una vasta gamma di prodotti, tra cui ricetrasmettitori ottici, fibre ottiche speciali, cavi ottici attivi, cavi sottomarini e cavi coassiali. Beneficiando del proprio background tecnologico e produttivo è recentemente entrata nel business delle sorgenti laser di potenza tramite la controllata Everfoton.
Azioni Prysmian: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come hanno reagito le azioni Prysmian sulla Borsa italiana. È stata una giornata all'insegna della volatilità per il titolo che, dopo aver toccato i nuovi massimi assoluti nei pressi degli 82,4 euro, ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,5% a 80,22 euro. Con tutti i time frame che rimangono impostati al rialzo, le attese sono per una continuazione del movimento ascendente che avrebbe come prossimi obiettivi gli 85 euro e a seguire la soglia dei 90 euro.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere superati, aumenterebbero le possibilità di ulteriori apprezzamenti fin verso la soglia psicologica dei 100 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio, che dovessero riportare i corsi in direzione dei 75-73 euro, minimi dell'ultimo mese e nelle cui vicinanze troviamo non solo l'indicatore daily del Supertrend ma anche la trendline ascendente che parte dai minimi toccati nello scorso mese di aprile, potrebbero rappresentare una nuova occasione di acquisto.
Al contrario, la perdita dei 73 euro dovrebbe innescare una fase correttiva più marcata, che avrebbe come primo obiettivo i 70 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni e a seguire i 67,5-67 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere alla perdita di tali supporti, si avrebbe una continuazione delle vendite prima verso i 65 euro e in seguito i 61,94 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 17 luglio. L'eventuale violazione di tali supporti spingerebbe le azioni verso l'area dei 60 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo. Dal punto di vista operativo fondamentale diventerebbe la tenuta di questi livelli, per evitare un indebolimento del quadro grafico, con prossimi target sui 55 euro.
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