In una giornata che sarà caratterizzata dai dati riguardanti gli indici Pmi europei, nuovo test sullo stato di forma dell'economia, i futures del Vecchio Continente impostati in territorio negativo anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza sui listini azionari. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni avvicinandosi ai primi supporti situati sui 28.500 punti, sotto i quali è possibile una prosecuzione delle vendite prima verso i 28.300-28.250 punti e a seguire la soglia dei 28.000 punti.
Al contrario nuovi segnali di rafforzamento del quadro grafico del nostro indice principale si avrebbero con una conferma oltre i 29.000 punti, con primi obiettivi i 29.300-29.350 punti, dove verrebbe chiuso il gap down lasciato aperto il 2 agosto scorso e a seguire i massimi degli ultimi 15 anni in area 29.600-29.700 punti. Tra le storie da seguire a Piazza Affari troviamo Prismyan che poco fa ha comunicato un nuovo accordo in Australia. Andiamo a vedre di cosa si tratta.
Prysmian: realizza nuova interconnessione elettrica in Australia
Prysmian, leader globale nel settore dei sistemi in cavo per l'energia e le telecomunicazioni, ha sottoscritto con Marinus Link Pty un Capacity Reservation Agreement per una Capacity Reservation Fee fino a 90 milioni di euro, per realizzare una nuova interconnessione elettrica tra la Tasmania e lo stato del Victoria in Australia. La stipula del contratto definitivo che dovrebbe avvenire entro il luglio del prossimo anno, prevede una capacità complessiva di 750 MW il cui obiettivo è di facilitare il collegramento tra i due Stati. Nello specifico non solo sarà reso possibile un efficiente trasferimento di energia rinnovabile dalle zone in cui verrà prodotta a quelle in cui è necessaria, ma aiuterà anche l'Australia a raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni andando a risparmiare quasi 70 milioni di tonnellate di Co2.
Per quanto riguarda l'azienda italiana, che grazie a questo accordo rafforzerà la sua presenza in Oceania, andra a progettare, collaudare, fornire e installare un sistema in cavo unipolare ad alta tensione in corrente continua da 320 kV, con isolamento in XLPE e armatura singola che copriranno sia la tratta sottomarina che quella terrestre. Il collegamento sottomarino avrà una lunghezza di circa 255 km, che dalla Tasmania nord-occidentale arriverà a Waratah Bay, nello Stato di Victoria, mentre il cavo interrato coprirà circa 90 km raggiungendo Latrobe Valley, sempre nello Stato australiano.
Azioni Prysmian: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione nel breve e medio periodo. Dopo il rimbalzo che aveva interessato durante la scorsa settimana il titolo Prysmian, la nuova ottava si è aperta all'insegna della debolezza con i prezzi che hanno mancato il superamento delle forti resistenze e top degli ultimi mesi situati sui 38-38,30 euro. Nel breve termine sarà solo con il superamento di quest'ultimi livelli che si avrebbe una prosecuzione di quel recupero innescatosi nella seconda parte del mese di agosto e che avrebbe come prossimi obiettivi prima la soglia dei 39 euro ed in seguito i massimi di sempre situati sui 40 euro.
Dal punto di vista operativo sarà solo mettendosi alle spalle queste areeresistenziali, che si andrebbe a rafforzare il quadro grafico con possibili estensione dei guadagni in direzione dei 41 euro e successivamente verso la soglia dei 42 euro. In questo contesto rialzista eventuali prese di beneficio in direzione dei 36,5-36 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella a 200 sedute, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto per chi non avesse l'azione in portafoglio.
Al contrario una discesa sotto quest'ultimi sostegni, porterebbe i prezzi a rompere la trendline discendente che parte dai top dello scorso mese di giugno in area 38,30 euro, con primi obiettivi ribassisti sui 35,50 euro e a seguire i 35 euro dove verrebbe chiuso il gap-up rialzista lasciato aperto il 22 agosto scorso.
Nel caso in cui ci fosse una violazione di tali supporti, si aprirebbero le porte per il titolo ad un test sui minimi degli ultimi 9 mesi posti sui 34,40 euro e a seguire il bottom del 2023 in area 33,70 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale perdita di questi sostegni, indebolirebbe ulteriormente la struttura grafica dell'azione, con possibili vendite fin verso la soglia dei 33 euro.
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