È una giornata in deciso territorio positivo quella odierna sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, che si avviano a chiudere la seduta in generale rialzo in scia alle buone trimestrali provenienti da oltreoceano. In questo contesto il Ftse Mib si conferma oltre la soglia dei 26.000 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi in direzione dei prossimi target rialzisti situati sui 26.300-26.400 punti. Al ribasso primi segnali di debolezza si avrebbero solo con discese sotto minimi della passata ottava posti in area 25.600 punti.
Tra i titoli che a Milano stanno registrando una buona performance troviamo Piaggio, che in queste ore ha comunicato i dati preliminari del 2022. Andiamo a leggerli nello specifico.
Piaggio: nel 200 i ricavi superano i 2 miliardi di euro
Nella giornata odierna Piaggio ha esaminato i dati preliminari riguardanti l'anno appena passato. Nonostante un quadro complesso, non solo a livello geopolitico ma anche macroecnomico, il 2022 si è chiuso con tutti gli indicatori in generale rialzo. Nello specifico i ricavi si attestano a 2,087 miliardi di euro e si confrontano gli 1,67 miliardi di euro che si erano avuti nel 2021. Per quanto riguarda i volumi in vendita questi risultano in aumento su tutti i segmenti, con le moto che registrano un +19,7%, gli scooter un +14% ed i veicoli commerciali un +26,6%. Il totale dei veicoli venduti si porta dai 536.000 di fine 2021 agli attuali 625.000, risultando in crescita del 16,7%.
In questo contesto tutte le aree geografiche hanno visto un incremento ed in particolar modo l'India con un +40% e l'Asia Pacifico che segna un aumento del 58%. Andiamo ora a scoprire cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione quotata a Piazza Affari.
Azioni Piaggio: analisi tecnica e strategie operative
Grazie ad una forza relativa balzata sui massimi degli ultimi 11 anni, non si arresta il trend rialzista presente sul titolo Piaggio i cui prezzi sono passati dai minimi di fine settembre 2022 in area 2,05 euro fin verso i 3,4 euro, che rappresentano i massimi da agosto 2021. Nel breve periodo una conferma oltre queste aree resistenziali dovrebbe far proseguire il movimento in atto in direzione dei 3,45 euro e successivamente spingersi sui massimi del 2021 e degli ultimi 10 anni situati in area 3,6 euro. In questo contesto eventuali correzioni, che riportassero i corsi in direzione dei 3-3,10 euro, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario sarà solo con la perdita dei forti sostegni situati sui 3 euro che si avrebbe un segnale di debolezza, con possibili discese in direzione dei 2,88-2,90 euro e a seguire i 2,75 euro. Nel caso in cui anche questi supporti non riuscissero ad arrestare le vendite, si aprirebbero le porte per ulteriori vendite in direzione degli ex massimi di agosto 2022 posti sui 2,60 euro.
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